Ricordare, in occasione dei 100 anni dalla nascita, la figura di Guido Malfatti, baritono lucchese protagonista della lirica nazionale e internazionale, apprezzato dai più prestigiosi palcoscenici teatrali del mondo. E' con questo obiettivo che l'amministrazione Menesini ieri (venerdì) ha consegnato una targa ai figli dell'artista che per alcuni anni ha vissuto nella frazione di Lunata.
La consegna è avvenuta nel palazzo municipale da parte dell'assessore alla cultura Francesco Cecchetti che, assieme alla consigliera comunale Silvana Pisani, ha incontrato i figli, Fabrizio e Laura Malfatti, e il cugino, Giuseppe Vietina. Presente anche Adolfo Berti, figlio di Antonio, amico di Guido; fu proprio partecipando a un coro amatoriale assieme ad Antonio che Guido si appassionò alla lirica.
Guido Malfatti ha avuto una lunga carriera, durata quaranta anni fino all'età di 63 anni. Si è esibito in palcoscenici di prim'ordine fra cui, nel nostro Paese, il teatro Massimo di Palermo, il San Carlo di Napoli e l'Eliseo di Roma. Tante sono state le figure da lui interpretate ma il suo cavallo di battaglia era il barone Scarpia nella Tosca di Puccini: furono infatti centinaia le occasioni in cui vestì i suoi panni. Fra gli altri importanti ruoli ricoperti ci sono quelli di Escamillo nella Carmen di Bizet e di Amonasto nell'Aida di Verdi. Ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Giuseppe Di Stegano, Mario Del Monaco e Antonietta Stella. Al termine della sua carriera fu insegnante ai conservatori Pierluigi Palestrina di Cagliari e Luigi Canepa di Sassari.
La sua vita fu sempre dedicata alla lirica, tanto che anche in punto di morte chiese a suo figlio di fargli ascoltare la Tosca. Si spense il 4 luglio 2015 a Palermo.