“Basta vedere le foto stesse dei corsi d’acqua della Piana, dove ieri si sono registrate le rotture che hanno provocato fuoriuscite di acqua, per verificare che in quei rii la manutenzione ordinaria da parte del Consorzio è stata effettuata regolarmente: gli alvei sono puliti e sfalciati, nei modi e nei tempi previsti dal piano di manutenzione dell’Ente. Tutto questo, nonostante le oggettive difficoltà registrate nei mesi del lock-down per il Covid: durante i quali tecnici e lavoratori consortili hanno fatto i salti mortali, per non interrompere l’attività. E’ per questo che sorprende, e rammarica, la palese scarsa conoscenza del territorio con cui alcuni amministratori attaccano oggi i dipendenti del Consorzio, imputandoli di inefficienze e ritardi, tali addirittura da provocare i problemi idraulici riscontrati; sorprende, perché ci saremmo aspettati che questi amministratori, anche in virtù degli importanti incarichi ricoperti, sapessero qual è l’impegno degli Enti per il territorio; e evitassero così attacchi, che appaiono più come atteggiamenti strumentali e da scaricabarile”.
Così, una nota del Consorzio 1 Toscana Nord, risponde alle parole, apparse sulla stampa, della consigliera della Regione Toscana Elisa Montemagni e di altri amministratori della Lega Nord.
“L’attacco di questi amministratori ai tecnici e agli operai del Consorzio lascia senza parole, perché è del tutto ingiustificato: tanto più a fronte dell’impegno da loro dimostrato, durante i mesi del lock-down, quando l’attività della struttura consortile nonostante tutto non si è mai stoppata – prosegue la replica del Consorzio – Ma questi amministratori girano mai sui territori che rappresentano? Se non lo fanno, come temiamo, basta si vadano a vedere le foto delle rotture arginali di ieri: e vedranno alvei regolarmente puliti e manotenuti, come il nostro programma dei lavori prevede. Questi amministratori conoscono le conseguenze dei cambiamenti climatici? Lo sanno ciò che ormai provocano, anche sul nostro territorio, le bombe d’acqua, magari alternate a significativi periodi di siccità? Noi crediamo che sfide ormai così importanti, e non più rimandabili, richiedano il contributo positivo, e non strumentale, di tutti: per cercare soluzioni ancora più efficaci ed evolute. E’ un fatto che tra i rii entrati in crisi dalla bomba d’acqua di ieri, non troviamo la Fossa Nuova: dove negli ultimi anni il Consorzio ha avuto la possibilità di investire, in interventi strutturali di adeguamento idraulico, più di tre milioni di euro, stanziati proprio da chi (in primis l’Unione europea) ha la possibilità di farlo. Stessa cosa per altri corsi d’acqua, come Rio Casale e Rio Castruccio: dove le risorse intercettate sono state simili. A breve, dall’Unione europea, arriveranno, proprio come misura di sostegno alla ripartenza post-Covid, importanti risorse per il territorio. Ecco, anche a questi amministratori, come a tutti gli altri, lanciamo una proposta: invece di affrettarsi in facili scaricabarile, possono adoperarsi perché tra quelle risorse ne venga individuata una parte, proprio per mettere in sicurezza i canali che, durante l’evento alluvionale di ieri, hanno dimostrato di nuovo di avere problemi strutturali? Questi amministratori della Lega sono d’accordo ad utilizzare tali risorse europee? O hanno questioni ideologiche contrarie? E, nel caso, dove pensano alternativamente di trovare i soldi necessari?”.