In tempi come questi, tempi di Coronavirus, può accadere che si decida di togliersi la vita in un modo sconvolgente. Non ci sono dubbi su quanto avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle 17, sulla via Romana a Capannori, presso il distributore Angeli, dove un'auto, una Renault Twingo, ha preso fuoco ed è esplosa distruggendo completamente la stazione di carburante. All'interno della vettura il conducente e proprietario del veicolo, un uomo di 42 anni abitante a Capannori, che è morto carbonizzato.
Sono stati i residenti della zona, quando hanno udito l'esplosione e viste le fiamme, a dare l'allarme chiamando i carabinieri e i vigli del fuoco. Sul posto, poco dopo, anche un'ambulanza della Misericordia di Lucca e un a della Croce Verde di Porcari, ma il loro intervento si è rivelato inutile.
Secondo una prima, sommaria, ricostruzione dell'episodio, l'uomo avrebbe cosparso di benzina l'auto e avrebbe appiccato il fuoco. Le fiamme hanno, letteralmente, divorato prima la Renault e, successivamente, le pompe di carburante del distributore oltre all'intera struttura sovrastante.
Sulle cause che potrebbero aver ingenerato questo gesto sono in corso accertamenti anche se sembrano riconducibili alla sfera affettiva accentuate dalla sensazione di solitudine del momento.
Sono due i suicidi a Lucca negli ultimi tre giorni. Che i vertici della protezione civile a Roma e i debosciati di questo Governo di incapaci che sta distruggendo il tessuto socio-economico-affettivo di questo paese, provvedano a inserirli nelle statistiche ufficiali del Covid-19.
Foto di Ciprian Gheorghita