Nell'ambito delle iniziative promosse dal Comune in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Lucca, Anpi Capannori e Anpi Lucca, in occasione del 'Giorno della Memoria 2024', si sono svolte due cerimonie di intitolazione. La prima si è tenuta in piazza Aldo Moro di fronte alla sede comunale, dove due olivi sono stati intitolati a Lida Basso Frisini (Pescia, Pistoia, 1° ottobre 1919 – Livorno, 30 luglio 2007) e Clotilde Nardini. (Tofori, Capannori, , 9 agosto 1900 - ?, 19 gennaio 1982). Entrambe hanno ottenuto l'onorificenza di 'Giusta tra le Nazioni' per aver salvato la vita a due famiglie di origine ebraica. Le intitolazioni sono state proposte, rispettivamente, dalla scuola secondaria di primo grado 'Don Aldo Mei' di San Leonardo in Treponzio e scuola secondaria di primo grado di Camigliano e dalla scuola secondaria di primo grado di Camigliano, nell'ambito del progetto 'Toponomastica al femminile' realizzato dal Comune in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e tutti gli istituti comprensivi del territorio con il coordinamento di Maria Grazia Anatra. Alla cerimonia di fronte al palazzo comunale sono intervenuti il sindaco Luca Menesini, la consigliera comunale delegata al Bicentenario, Silvana Pisani, Maria Grazia Anatra, Riccardo Sorani, membro della famiglia che fu salvata da Clotilde Nardini, Nicola Barbato dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Lucca, Don Alex Martinelli, parroco di Capannori e gli studenti delle scuole che hanno preso parte al progetto. Presenti, tra gli altri, assessori e consiglieri comunali, la presidente del consiglio comunale Gigliola Biagini, la presidente della Commissione Pari Opportunità, Alida Bondanelli, alcuni familiari di Clotilde Nardini, il presidente di Anpi Capannori Francesco Cerasomma, la vicepresidente di Anpi Lucca, Rosalba Ciucci, rappresentanti dell'associazione nazionale autieri d'Italia, dell'associazione nazionale Combattenti e Reduci federazione provinciale, dell'associazione nazionale Alpini di Capannori e provinciale, dell'associazione Nazionale Forestali Lucca e della stazione dei Carabinieri di Capannori. I presenti alla cerimonia si sono poi recati in corteo al parco giochi di Via Martiri Lunatesi che è stato intitolato, su proposta della scuola secondaria di primo grado 'L. Nottolini' di Lammari, a Nara Marchetti (Pescia,24 maggio 1924 – Lucca, 23 novembre 2020), partigiana impegnata nei valori della Resistenza, dei diritti civili e della difesa dei più deboli. Dopo il sindaco Menesini hanno preso la parola il consigliere comunale Guido Angelini, che ha ricordato la figura di Nara Marchetti e la nipote Barbara Benedettini.
"Con queste intitolazioni vogliamo celebrare e ricordare figure del territorio che durante la loro vita si sono distinte per coraggio, solidarietà e profonda umanità mettendo al primo posto i valori di Capannori - afferma il sindaco Luca Menesini-. L'esempio dato da queste tre donne è di fondamentale importanza per i giovani ed è molto significativo che siano stati proprio le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole a proporle".
Mercoledì scorso, inoltre, si è tenuto un consiglio comunale straordinario durante il quale il Comune, per mano del vice sindaco Matteo Francesconi ha consegnato il premio 'Città di Capannori' a Bruno Simi, cittadino di Capannori, oggi 99enne, internato militare in Austria, che è stato ritirato dalla nipote. La consegna del premio è avvenuta dopo un intervento introduttivo della presidente del consiglio comunale, Gigliola Biagini, e di Nicola Barbato del consiglio direttivo dell'Istituito delle Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Lucca autore della video intervista, proiettata durante la seduta consiliare, in cui Bruno Simi racconta per la prima volta, la sua esperienza di internato militare italiano (IMI) in un lager-fabbrica austriaco dal settembre 1943 all'aprile 1945. Dopo la proiezione Simi, collegato online, ha preso la parola ed ha ringraziato il Comune per il premio. Il sindaco Menesini ha sottolineato che la vita di Bruno Simo rappresenta una preziosa testimonianza per le giovani generazioni e per quelle future e lo ha ringraziato per l'importante contributo di conoscenza che, con i suoi racconti, ha saputo donare alla comunità di Capannori.