I consiglieri dei gruppi di maggioranza del Partito democratico, di “Viviamo Altopascio” e di Italia Viva prendono posizione nei confronti del consigliere regionale e consigliere comunale di minoranza Maurizio Marchetti:
“Sono tutti in quattrocentena”. Ecco il commento, scritto su Facebook, con cui il consigliere regionale e comunale di minoranza, Maurizio Marchetti - interpretando pienamente lo stile dell’opposizione altopascese di cui fa parte - offende tutti i dipendenti e tutti i lavoratori del Comune di Altopascio. Nel commentare a un post di un cittadino che chiedeva informazioni circa gli orari dell’anagrafe, il consigliere Marchetti ha risposto sostenendo che in Comune sono tutti in “quattrocentena” (anziché in quarantena), cioè inattivi e chiusi. Anziché riconoscere il lavoro svolto in questi mesi da tutti i dipendenti del Comune, che, nel rispettare le prescrizioni governative, hanno attuato nella quasi totalità le modalità del lavoro agile, con appuntamenti gestiti via Skype o via telefono, o in presenza in ufficio, ma sempre su appuntamento per pratiche urgenti, senza mai far mancare la propria professionalità e il proprio lavoro nei confronti dei cittadini e dei professionisti, il consigliere Marchetti sceglie di far passare i lavoratori del Comune come dei fannulloni. Questa è solo l’ennesima offesa di questo consigliere, spesso e volentieri accompagnato in tali considerazioni anche dagli altri esponenti della minoranza: un modo di parlare e di agire, nel pieno di una pandemia, che la dice lunga sulla credibilità politica di questi signori, buoni solo a diffondere bugie e a puntare il dito, senza mai provare a proporre soluzioni o guardare un po’ più in là del proprio naso.
Da una parte abbiamo un’amministrazione comunale che sta dando risposte, sta liberando risorse importanti e sta organizzando servizi e soluzioni per cittadini, imprese, associazioni e famiglie. Dall’altra abbiamo un’opposizione che nel tentare di denigrare l’avversario politico denigra anche i dipendenti comunali, con zero proposte e tante, spesso infondate, chiacchiere. L’ultima è quella relativa alla convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio e al presunto attentato alla democrazia. Queste persone, probabilmente, non si sono neanche rese conto dell’emergenza sanitaria, e ora sempre più economica, in cui si è venuta a trovare l’Italia dalla fine di febbraio. Una situazione eccezionale potremmo dire, che ha reso necessaria l’adozione di una serie di provvedimenti eccezionali. Tra questi: l'obbligo di approvare in consiglio comunale il bilancio consuntivo entro il 30 giugno e quello preventivo entro il 31 luglio, così come prevede la legge. Già da qui si vede come i termini non siano ancora scaduti e come il comune di Altopascio non sia quindi in esercizio provvisorio. La Giunta ha già approvato gli atti di propria competenza. Questa maggioranza tutti gli anni ha sempre approvato i bilanci nel rispetto dei termini di legge. Sempre per stare ai fatti, ricordiamo alla minoranza che il bilancio nel 2016 non fu approvato dall'allora amministrazione uscente, rischiando, quella volta sicuramente, di far commissariare il Comune. In quella occasione questa maggioranza ha rimediato con umiltà agli evidenti errori dei precedenti ed esperti - come loro stessi si definiscono - amministratori. Oggi la maggioranza è sempre impegnata con responsabilità per proporre soluzioni e dare risposte alla cittadinanza: una differenza sostanziale che segna il confine tra chi fa e chi sparla.