"Siamo senza parole per il mancato accoglimento della nostra proposta di ritirare la variazione di bilancio, con il quale la maggioranza ha deciso di stanziare quasi 200.000 euro dell'Avanzo di amministrazione per interventi oggettivamente rinviabili, tra i quali la spesa di 50.000 euro per la realizzazione di una tettoia e l'acquisto di una pompa di calore per il Centro Anziani, chiuso, come è prevedibile che sia, da mesi! Abbiamo chiesto che si fermassero e aprissero un tavolo di lavoro, per utilizzare tutte le risorse disponibili in bilancio per sostenere immediatamente e in modo rilevante i nostri concittadini e le attività di Porcari. Finora si è fatto troppo poco, a nostro parere, e questa seconda ondata impone scelte importanti. Dalla nostra analisi sono quasi 500.000 gli euro che potrebbero essere utilizzati per abbassare e, in alcuni casi, azzerare le imposte comunali. Che è quello che dobbiamo fare. Ma se continuiamo a spendere i soldi in questo modo è la fine!"
È duro l'intervento del gruppo consiliare "La Porcari che Vogliamo" in merito a quanto accaduto in consiglio comunale ieri sera.
"Abbiamo offerto fin da subito la nostra piena collaborazione all'Amministrazione Comunale. Lo abbiamo fatto quando altrove, a livello provinciale e nazionale, si registravano ancora scontri tra le forze politiche. Lo abbiamo fatto consapevoli che il momento imponeva unità di intenti. Abbiamo scritto mail, avanzato proposte. Abbiamo evitato di polemizzare, anche quando non venivamo palesemente ascoltati. Come quando, a marzo, non abbiamo visto tagliare spese superflue o rinviabili. O come quando, relativamente al bando per aiutare le piccole attività del paese, sono state bocciate le richieste di contributo ad oltre il 30% dei richiedenti, a causa di norme assurde che vi erano state inserite. Nonostante questo, abbiamo offerto nuovamente la nostra collaborazione. E questa volta, platealmente, ce la siamo vista rifiutare.
Ma non ci arrendiamo. E le ribadiamo nuovamente:
- Taglio integrale di tutte le spese superflue e rinviabili.
- Azzeramento dei tributi comunali per tutti coloro che sono stati costretti a sospendere o ridurre la propria attività.
- Apertura di un tavolo immediato con i rappresentati delle categorie economiche del territorio, delle parti sociali, della parrocchia, degli enti del terzo settore e del volontariato, in modo da attuare interventi mirati ed efficaci per non lasciare indietro nessuno".