Il sindaco di Capannori Luca Menesini ha scritto una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte nella quale chiede che sia rivisto al più presto il piano delle aperture delle attività annunciato ieri sera, definendo protocolli di sicurezza per ciascuno dei settori interessati, con regole chiare che tutti devono rispettare in modo da poter riaprire le attività presto e in sicurezza. Concordando con una gradualità delle aperture e consapevole della delicatezza della Fase 2 il primo cittadino di Capannori ritiene che entro la metà del mese di maggio, se non possibile in tutta Italia, almeno nelle regioni con quadro epidemiologico più rassicurante come la Toscana, le attività debbano ripartire per non rischiare di andare incontro ad una crisi economica irreversibile. Per questo chiede al presidente del consiglio che sia anticipata l'apertura delle attività commerciali prevista per il 18 maggio e quella di bar, ristoranti, pasticcerie, parrucchieri, centri estetici e palestre fissata al 1° giugno.
“Sono consapevole che siamo di fronte ad una fase delicatissima, in cui si rischia che i contagi tornino a salire e pertanto comprendo che ancora oggi vi sia un approccio prudenziale. Ma dal quotidiano rapporto con la mia comunità credo di poterLe dire che possiamo dare fiducia ai nostri cittadini - scrive il sindaco Menesini nella lettera a Conte -. Molto è cambiato in questi 45 giorni: adesso tutti sanno che tenere la distanza dagli altri è un atto di responsabilità, che lavarsi spesso le mani è importante, come disinfettare i locali. Consapevoli di tutto questo, credo che occorra ridurre i tempi per la riapertura di quelle attività che già stanno soffrendo e che attendono di ripartire: sto parlando del tessuto commerciale, dei negozi, dei parrucchieri, degli estetisti, dei bar, dei ristoranti, delle pasticcerie, delle palestre”.
“Una ancora lunga attesa rischia di mandare in fumo le fatiche e i risparmi di tante famiglie. Così come definito con le parti sociali del settore produttivo, credo debba essere fatto uno sforzo per definire protocolli per ciascuno di questi settori, con regole chiare che tutti devono rispettare in modo da poter riaprire le attività entro la metà del mese di maggio – prosegue nella missiva il primo cittadino- Applicare regole e distanze è possibile. I titolari di attività stanno studiando nuove soluzioni. Ma consapevoli di tutto quanto è stato fatto finora credo che si debba metterli in condizione di ripartire. E ripartire in sicurezza”.
“Per questo, caro Presidente, nel ringraziarLa per il grande sforzo, impegno e senso di responsabilità con cui sta guidando il paese in questa fase storica, unica e complessa - conclude il sindaco Menesini - anche a nome delle attività del territorio, Le chiedo di accelerare l'iter di definizione dei protocolli di sicurezza anche per le categorie la cui apertura è attualmente prevista per il 18 maggio e il 1° giugno in modo da poter anticipare in modo significativo la ripresa delle attività quantomeno in quelle Regioni dove questo percorso di concertazione, confronto e definizione di stringenti modalità operative è già un modello di riferimento. Credo che il nostro Paese abbia compreso come bisogna comportarsi per tutelare se stessi e gli altri e sia pronto a dare prova di questo. Orgogliosi della fase 1, dobbiamo fare la fase 2 con ancora più responsabilità e consapevolezza“.
Menesini scrive a Conte: "Non si possono tenere chiuse delle attività fino al 1 giugno"
Scritto da Redazione
Piana
27 Aprile 2020
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