L'amministrazione comunale dichiara che il rendiconto 2023 si chiude con un avanzo pari a quasi 600mila euro destinato a investimenti sul territorio? "Ma ci rendiamo conto che sono briciole?”, tuona Paolo Rontani, candidato sindaco di Capannori del centrodestra: “Si tratta di un importo irrisorio per un Comune delle dimensioni di Capannori".
Non solo, ma prima di "sbandierare un avanzo libero di circa 1 milione e 200mila euro", l'amministrazione uscente "dovrebbe spiegare come e quando pagherà il debito schiacciante di 1.758.866,76 euro, sollecitato poche settimane fa dall'Azienda Usl Toscana nord ovest per fatture insolute (pratica 2024/7618), con tanto di diffida, messa in mora e richiesta di saldare la posizione debitoria entro 30 giorni". A meno di "vedere schizzare alle stelle la quota degli interessi che ha già sfondato il muro di 142mila euro", riflette con preoccupazione Rontani.
E che dire, aggiunge l’esponente unitario della coalizione di centrodestra, del "debito fuori bilancio derivante dalla diffida di pagamento e messa in mora degli importi dovuti dall'ordinanza con cui la Corte di Cassazione (ordinanza 5378 del 29 febbraio 2024) ha condannato il Comune di Capannori a pagare oltre 140mila euro nell'ambito del contenzioso con una cooperativa sociale? Siamo davanti all’ennesimo disastroso episodio - solo l'ultimo in ordine di tempo degli ultimi anni - che si aggiunge ai tanti altri di chi ha gestito il nostro denaro".
Il candidato primo cittadino critica aspramente il rendiconto della gestione 2023 approvato dal consiglio comunale con i voti favorevoli della sola maggioranza e quelli contrari dell'opposizione, considerandolo tutt'altro che sano. Anzi, siamo davanti a "una mistificazione dei numeri", anche quando l'amministrazione di Capannori “si autoproclama un Comune con un basso indebitamento".
Per Paolo Rontani le cose non stanno affatto così: "Ci raccontano la favola del basso indebitamento, ma come è possibile se i mutui residui al 31 dicembre 2023 ammontano a circa 40 milioni di euro? Come si fa a parlare di rendiconto positivo se l'amministrazione comunale uscente ha dovuto ricorrere a manovre disperate come le continue variazioni di bilancio - tra cui la sospensione di sei mesi del pagamento della quota capitale dei mutui contratti per 374mila euro - per tamponare debiti inattesi, anche legati a contenziosi legali? La giunta comunale è stata perfino costretta a utilizzare le somme mutuate giacenti sui conti correnti bancari. In pratica, ha raschiato il fondo del barile facendo ricorso ad anticipazioni di Tesoreria per oltre 15 milioni di euro (delibera 322 del 15 dicembre 2023)".
La conclusione di Rontani è amara: "A pagare il prezzo saranno le generazione future ovvero i nostri figli e i nostri nipoti, condannati a subire le conseguenze di questa gestione rovinosa".