Ieri sera, sulla trasmissione Linea Diretta si è parlato del comune di Capannori: “Ma non era per raccontare al mondo che il comune supererà il 101 per cento di raccolta differenziata, né tantomeno per lodare i nostri amministratori per quanto sono stati bravi a salvaguardare l'ambiente - esordisce con amarezza Liano Picchi - Abbiamo scoperto, grazie alle analisi effettuate dall'associazione Greenpeace, che le nostre acque sono inquinate dai pericolosissimi PFAS. E l'ARPAT, l'USL dove erano fino ad ora? Perché non ci hanno mai detto niente? Menesini e Del Chiaro, rispettivamente sindaco per 10 anni e assessore all'ambiente da oltre cinque, sapevano qualcosa?”
Già alcuni anni fa uno studio multidisciplinare rese noto che il paese di Paganico aveva il primato tra tutte le frazioni del comune di ricoveri per patologie gravi legate all'inquinamento: in quell’occasione, fu firmata una petizione da parte di centinaia di cittadini per richiedere un’indagine epidemiologica e l'allacciamento al pubblico acquedotto.
“Era il minimo che un sindaco, in quanto prima autorità sanitaria, avrebbe avuto il dovere di fare. Ma niente. Paganico, che dà l'acqua a tutto il comune, è scandalosamente rimasto tra i pochissimi paesi non allacciati - denuncia ancora Picchi - Certo è più comodo andare a votare i bilanci con utili milionari di Acque spa che impegnarsi a pretendere il minimo dei doveri nel 2024, fornire acqua controllata. E se ora dovessimo tardivamente scoprire che i nostri pozzi artesiani, molto superficiali e poco protetti da un terreno pieno di voragini, sono inquinati da questi pericolosissimi elementi?”
“Decisamente triste dover registrare che coloro che avrebbero avuto il compito di tutelare la nostra salute hanno fatto ben poco - termina la nota - Siamo stanchi di sentire incantatori di serpenti che cercano di addormentarci vantandosi di essere i più bravi del mondo nella raccolta differenziata, mentre tutt'intorno tra miasmi e fumane l'ambiente inesorabilmente degrada”.