Rude, tenero e sotto sotto, perfino timido.
Grande meccanico ed appassionato di auto d'epoca di bellezza femminile. Veniva spesso a darci una mano per i decolli ed i recuperi dei nostri palloni, previa radiolocalizzazione del punto d'atterraggio. Arrivava in jeep e, con pazienza ci aiutava a ripiegare gli aerostati. Era divenuto un esperto e, da curioso qual era, non si tirava certo indietro nel vivere nuove avventure. Del resto -ricordo-era pratico d"emozioni forti, aveva corso e vinto tante volte anche quale pilota di rally con quella sua rossa e cazzutissima A-112
Non solo, quale nostro aiutante di volo, non aveva mai mancato un appuntamento ai tanti decolli fatti all'alba. Al mattino presto, come sempre alle 6: punto d'incontro "uscita dell'autostrada di Capannori."
In ogni stagione: con i suoi fidi stivali di gomma, sempre munito di quell'accattivante sorriso posto sotto due baffoni che non ammettevano replica.
Prontissimo alla battuta o, talvolta, al tenero ricordo di quell'amatissima sua moglie e di quel suo figlio, che purtroppo anni fa, se ne andarono anch'essi prematuramente. Era divenuto una figura importante per il nostro Club di mongolfiera: sempre presente in ogni azzurro teatro. Anche quando portammo al decollo il numero due della famosissima ditta della Gasprom: la principale compagnia russa del gas. Proveniente in Limousine con la famiglia da Forte dei Marmi, lo portammo su ed atterrammo vicino al Lago della Gherardesca, dove Renzo ci venne a recuperare a Castelvecchio: fra fossi, fango e stuoli di rumorose zanzare. O quando, nel 2013, dal Campo Balilla ci aiutò ad allestire un rievicativo volo su Lucca, durante il quale assieme al pilota Massimiliano Catalani, portammo in quota un assessore della giunta lucchese per ricordare Vincenzo Lunardi. Renzo, sarai sempre nei nostri pensieri, con la promessa di non dimenticare mai il tuo sorriso e la tua, per certi versi, ingenua spontaneità.