In risposta allo scambio di comunicati a mezzo stampa avvenuto lunedì 18 dicembre con i vertici aziendali, la RSU Snaitech della sede di Porcari si vede costretta a rimarcare alcuni punti essenziali, sfuggiti ai portavoce della società:
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Nella risposta diramata, SNAITECH, utilizzando una retorica alquanto opinabile, parla testualmente di un «rapporto caratterizzato da un dialogo con le parti coinvolte e una trasparenza continua» nonché «trasparente e di collaborazione costruito negli anni con le parti sociali», affermazioni che rappresentano una palese incongruenza.
Risale, infatti, allo scorso 28 novembre la nostra richiesta d'incontro con i vertici aziendali per discutere del nostro futuro, comunicazione alla quale non abbiano né ricevuto risposta né, tantomeno, notifica di presa in carico, alla faccia del dialogo.
Meno di 8 ore per una risposta alla stampa contro 21 giorni: una differenza che parla da sola e riflette ampiamente la qualità del dialogo e della collaborazione con le parti sociali, ma pure la vera considerazione che la dirigenza ha dei lavoratori in sede a Porcari. -
Non soddisfatta, SNAITECH ha ben pensato di aggiungere, allo scopo di rassicurare e rispondere al comunicato in cui abbiamo espresso pubblica preoccupazione sia per le voci concernenti lo spostamento di sede sia le brutali operazioni di riassegnazione di alcuni colleghi, che la nuova sede «comunque sarà in Toscana», puntualizzazione che, se non fossimo nel bel mezzo di un momento delicatissimo con in gioco le condizioni di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie, sarebbe da interpretare come una battuta umoristica di scarsissimo effetto. Ci teniamo a ricordare alla nostra dirigenza, e alle persone che ne curano in modo peculiare la comunicazione, che la Toscana ha una superficie di poco inferiore ai 23.000 chilometri quadrati, con distanze lineari che possono ammontare a circa 260 chilometri: la specificazione è quindi risibile, insufficiente e offensiva, sia dell'intelligenza di chi ha sentito il bisogno di darne conto sia di noi interlocutori.
Rimarchiamo, inoltre, come nessuna parola sia stata spesa, invece, riguardo alle riassegnazioni e agli spostamenti che abbiamo denunciato, silenzio che contribuisce a rafforzare la nostra preoccupazione.
Infine, un'ultima osservazione di carattere lessicale: i lavoratori della sede di Porcari preferirebbero essere chiamati con il termine appropriato, ossia, appunto, quello di lavoratori, piuttosto che con il ben poco preciso e ambiguo collaboratori, anche perché, se davvero lo spirito fosse quello di collaborazione, la nostra voce in merito a spostamenti di sede, regolamenti interni, riassegnazioni, lavoro agile ecc., dovrebbe essere interpellata ben prima, in anticipo sui cambiamenti, per poter aiutare l'azienda nell'intraprendere scelte migliori nell'interesse di tutti.
Chissà, visto il grande zelo comunicativo di queste ultime ore, se il nostro Amministratore Delegato Fabio Schiavolin, nell'intervento natalizio di questa sera alla festa aziendale indetta a Milano, avrà modo di rispondere, una volta tanto dimostrando di ascoltare e avere a cuore l'opinione, e il benessere, dei lavoratori SNAITECH.
Da parte nostra, riconfermiamo e rilanciamo l'adesione allo SCIOPERO NAZIONALE indetto per venerdì 22 dicembre, come forma di protesta e segnale sia riguardo alla delicatissima questione del contratto nazionale sia alla situazione specifica in cui versa la nostra azienda, in un momento cruciale della sua ultraventennale storia.