“Se la riunione al parco scientifico di Segromigno doveva servire ad approfondire gli aspetti tecnici dell'impianto dei pannoloni e a tranquillizzare la popolazione, possiamo a ragione dire che è stata un fallimento completo”: così esordisce Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della Piana.
“La quasi totalità delle scarse presenze era costituita dagli interessati al progetto e da un po' di claque invitata per l'occasione; ma, soprattutto, i dati forniti sono stati scarsi, vaghi e spesso contraddittori- prosegue Picchi- Ricordate quando pochi mesi fa Ercolini e Del Chiaro si offendevano se definivamo sperimentale l'impianto? Subito si affrettavano a dichiarare che ce n'era uno perfettamente funzionante da molto tempo a Treviso. In seguito abbiamo appreso che quel favoloso impianto era stato da oltre due anni fermato. Ieri sera dal direttore di Contarina, invitato a parlarne in videoconferenza, abbiamo appreso che l'impianto nel frattempo è stato completamente smantellato”.
Una notizia clamorosa, sottolinea Picchi: “Orfani dell'unico impianto di riferimento esistente, ora si affrettano tutti quanti a ritrattare dichiarando che quello non era mai stato per loro un modello da seguire. Ci spieghino, allora, perché si ostinavano a citarlo? Cosa spingeva Legambiente a sponsorizzarlo tanto da farne un modello da seguire e riprodurre?- riflette ancora il comunicato- Ora ci dicono che quello che realizzeranno sarà un altro impianto progettato da un tecnico locale, che si appresta però a precisare che la garanzia del funzionamento dovrà essere fornita dall'azienda che vincerà l'appalto. Stanno praticamente mettendo le mani avanti per dire che se non dovesse funzionare la colpa non sarà dell'impianto e dei progettisti, ma di una serie infinita di cause esterne e indipendenti. Siamo certi che se qualche onesto funzionario ministeriale fosse stato presente all'incontro avrebbe immediatamente revocato il finanziamento”.