Noitv, presente con un operatore all'assemblea convocata dall'amministrazione di Capannori sull'impianto dei pannoloni, l'ha definita ““infuocata” , e noi condividiamo perfettamente. Il clima che si respirava fin dall'inizio era infatti di rabbia e frustrazione. Rabbia per vedersi calato sulle teste un impianto senza un minimo confronto precedente. Frustrazione per la perdita di fiducia verso quell'istituzione che avrebbe avuto il compito invece di tutelarne l'aspetto sanitario. A farne le spese infatti, per primo, il Sindaco Del Chiaro, in quanto é stato più volte contestato ad alta voce dai numerosissimi presenti intervenuti per esprimere la loro decisa opposizione all'impianto.
Ma sorte migliore non é toccata certo agli altri partecipanti, tanto che lo stesso Ercolini interrotto dalle numerose contestazioni ha più volte minacciato di rinunciare all'intervento appoggiando il microfono sul tavolo. La popolazione che vive nei paraggi si è sentita infatti tradita da chi in passato aveva invece dichiarato l' inopportunità di collocarci nuovi impianti, poiché si trattava di un'area già satura che andava invece “alleggerita”.
Spacciare poi per miglioramento ambientale, la localizzazione di un nuovo impianto che tratterà 10.000 tonnellate di pannoloni intrisi di fluidi organici, é apparsa a tutti come una evidente provocazione. Che si tratti poi di un impianto del tutto sperimentale é confermato dalle dichiarazioni dello stesso progettista ing. Tocchini, che ha affermato di non fare riferimento ad alcun impianto esistente, salvo un piccolo prototipo pilota di cui però ha voluto mantenerne il segreto.
Inutile dire che queste affermazioni hanno sortito l'inevitabile effetto di aumentare a dismisura le diffidenze dei presenti. Pesantissima poi l'affermazione dell'ing. Tocchini quando ha dato degli “incompetenti” ai professionisti che hanno redatto il piano strutturale in riferimento alla classificazione di elevata pericolosità idraulica dell'area oggetto dell'intervento.
Il Presidente di Retiambiente Fortini, ha abilmente cercato di “menare il can per l'aia” iniziando da lontano con la spiegazione del ruolo della società che rappresenta, ma i presenti spazientiti l'hanno presto riportato alla realtà della serata chiedendo come verranno reperiti i fondi eccedenti il finanziamento del PNRR.
A quel punto, quasi tutti i presenti, ormai edotti, sono rimasti interdetti dall'incomprensibile errore commesso dal Presidente, quando ha dichiarato che i finanziamenti PNRR per quell'impianto ammontavano a 15 milioni in luogo dei reali 10.
Insomma tra errori, pressapochismi e misteri, i presenti se ne sono andati più decisi che mai a fermare quest'impianto sperimentale di cui non vogliono assolutamente essere le inevitabili cavie umane.
E noi non possiamo che dar loro ragione!