Sarà la prima soglia d'inciampo d'Italia e si troverà a Lucca, di fronte alla Pia Casa. Di fronte, cioè, a quello che nel 1944 fu un terribile luogo di detenzione: una prigione, dove i nazisti, con la complicità dei fascisti, rinchiusero centinaia di uomini, poi deportati nel Reich, molti dei quali mai più tornati a casa.
La cerimonia di inaugurazione è prevista per domani, giovedì 9 gennaio, alle 9, in via Santa Chiara, alla presenza del sindaco, Alessandro Tambellini, del prefetto Francesco Esposito, dell'assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina, e di alcune classi delle scuole superiori lucchesi.
L'orario, scelto proprio Gunter Demning, permetterà all'artista tedesco ideatore delle pietre e delle soglie d'inciampo nel 1993, di essere presente all'inaugurazione. L'iniziativa, che rientra nel calendario 2020 per il Giorno della Memoria e del Ricordo, prende il titolo di: "Per dolorose strade - Ad memoriam dei rastrellati per il lavoro coatto nel Reich".
Lucca sarà la prima città italiana ad avere sul proprio territorio comunale una soglia d'inciampo: infatti, diversamente dalla pietra d'inciampo, che ha la dimensione di un sampietrino e che ricorda una singola persona deportata nei campi di sterminio e di concentramento nazisti, la soglia nasce con l'obiettivo di portare alla luce e di imprimere nella memoria e nel tessuto urbanistico e sociale cittadino un'intera vicenda e un intero gruppo di persone, unite - come nel caso della Pia Casa - da una tragica storia personale divenuta storia collettiva di una città, di un popolo, di un Paese, di un periodo storico.
A seguire, alle 9,30, sempre alla Pia Casa, si terrà l'incontro con gli studenti e la cittadinanza per approfondire le vicende dei rastrellati nel territorio della provincia di Lucca e del preside Ernesto Guidi che, per non aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana, venne inviato al lavoro coatto. Interverranno Alda Fratello e Silvia Angelini dell'ISREC di Lucca.