"Invece che fare riferimento ai "figli di extracomunitari", parole che ci paiono fuori luogo ancora di più delle recenti dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere (in questo caso parliamo infatti di minori), Minniti ci spieghi perché i suoi slogan securitari non producono alcun effetto e soprattutto perché l'Amministrazione comunale tagli costantemente gli investimenti per la sicurezza sociale delle famiglie lucchesi e dei più giovani. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi a Lucca le persone possono sentirsi più sicure rispetto anche al recente passato?".
E' il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci ad intervenire sull'aggressione di Massa Pisana e a rispondere alle dichiarazioni dell'assessore alla sicurezza e al welfare Giovanni Minniti.
"In merito all'aggressione subita da Mario Livi, la notizia che ci pare più importante è che (da quanto si apprende sulla stampa) le condizioni della vittima stiano migliorando: a lui, e alla sua famiglia, vanno tutto il nostro sostegno, la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, assieme ai migliori auguri per un pronto recupero – inizia il consigliere Bianucci - Non sono invece tra quelli che hanno apprezzato il riferimento dell'assessore Minniti ai "figli di extracomunitari", quasi che la provenienza delle persone rappresenti una colpa. Intendiamoci, nessuno sta dicendo che, una volta appurate le responsabilità, chi ha sbagliato non debba pagare: la certezza della pena, nelle forme stabilite dalla legislazione vigente, rappresenta. uno dei fondamenti di ogni società civile. E in questo caso, in cui verosimilmente si ha a che fare coi minori, il compito educativo della punizione assume un peso se possibile ancora maggiore. Eppure Minniti, invece che addentrarsi con neppure troppa sottigliezza su riferimenti "geografici" che richiamano le preoccupanti dichiarazioni a livello nazionale del ministro (come lui leghista) dell'istruzione Valditara sulla violenza di genere, da assessore alla sicurezza dovrebbe a nostro avviso spiegarci perché i suoi slogan securitari con cui da quasi due anni e mezzo governa la Città non producono alcun effetto: da piazza San Michele a Corso Garibaldi, per arrivare ai quartieri e alle periferie, i fatti di cronaca ci raccontano che il quadro della sicurezza sul nostro territorio è peggiorato rispetto anche al recente passato, e che le promesse della campagna elettorale, alla prova dei fatti, sono rimaste solo parole vuote e inefficaci. E soprattutto, da assessore al welfare, invece che nascondersi dietro a un dito, Minniti ci dovrebbe spiegare a che punto sono gli investimenti per la sicurezza sociale, strumenti quelli sì davvero efficaci per prevenire la devianza, a partire da quella minorile. A che punto sono i progetti per l'educativa di strada, partiti anni fa, e che si prefiggevano l'obiettivo di intercettare le ragazze e i ragazzi direttamente nei luoghi da loro frequentati? Dov'è finito il progetto per il nuovo hub delle politiche giovanili, costruito a cavallo del periodo Covid e pensato in prima battuta all'ex Gasometro di San Concordio, e che aveva visto la partecipazione di più di cento giovani lucchesi in lungo percorso di confronto? E dove sono finite le risorse per combattere l'emergenza abitativa e per proteggere così le famiglie lucchesi in difficoltà, dal momento che il contributo affitto è passato dal milione e200mila euro del 2022 allo zero spaccato del 2024?".
"Sono solo alcuni esempi (e molti altri potrebbero essere fatti) di misure e progetti che sono stati rallentati o addirittura annientati negli ultimi anni – conclude Bianucci – e non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione. Per la sicurezza noi chiediamo fatti, e non solo parole vuote e spesso fuori luogo".