Alle 10, ogni mattina di queste ultime del mese di luglio, la temperatura tocca già i 33°. E' lecito pensare che a metà giornata, con il sole a picco, si raggiungano anche i 37, 38 gradi. E i risultati si vedono e, soprattutto, si percepiscono. Considerazioni meteo a parte, ieri sera in consiglio comunale a palazzo Santini c'è stato un casino che la metà basta e avanza con protagonista, immancabile, Daniele Bianucci di Sinistra Ecologista che ci è andato giù non pesante, pesantissimo contro Mario Pardini a proposito del 'caso Palmeri'. Conseguentemente, alla fine è stato messo in mezzo anche il presidente Enrico Torrini che è sempre misurato e tollerante e, per tutta risposta, questa volta è stato bersagliato sia da sinistra sia da destra per la sua disponibilità. Troppo buono davvero, al suo posto avremmo ridotto l'assise ad un... bivacco di manipoli. Ovviamente metaforicamente parlando.
Tornando al consiglio comunale, possiamo cominciare dicendo che è iniziato alle ore 21:03 con la consueta richiesta del presidente Enrico Torrini al segretario di fare l’appello nominale e la verifica del numero legale. Al termine dell’incombenza il presidente dichiarava giustificati i consiglieri Mammini, Lorenzoni e Simi della minoranza ed i consiglieri Azzarà, Da Prato, Guerrieri e Di Vito della maggioranza.
Veniva dato inizio con il primo punto dell’ordine dei lavori che era quello relativo alle raccomandazioni.
Prendeva subito la parola il capogruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci per segnalare che vi era un gioco nel parco vicino via dei Bacchettoni che era pericolante e chiedeva una immediata verifica da parte degli uffici competenti. Continuava con un'altra raccomandazione relativa all’ingresso abusivo di auto nel parco fluviale a causa dei cancelli ormai non funzionanti. Proseguiva con la richiesta di verificare la mancanza di un impianto di aria condizionata all’interno della RSA Santa Chiara con i dispositivi mobili che non funzionavano al meglio mettendo a repentaglio la salute di anziani non autosufficienti.
Chiedeva ed otteneva, quindi, la parola il consigliere di minoranza del Pd Lorenzo Alfarano per segnalare la presenza di diversi risciò all’interno di via Fillungo senza che la polizia municipale intervenga. Diverse segnalazioni gli erano pervenute dai residenti e la problematica era già più volte stata segnalata in passato e richiedeva un maggior controllo. Proseguiva con la segnalazione di rifiuti abbandonati in Via di Bastiano ed anche nei pressi del campo sportivo situato vicino all’ex Real Academy così come il mancato sfalcio dell’erba presso altri impianti sportivi cittadini. Richiedeva una pulizia con cadenza maggiore degli specchi presenti sulle strade e segnalava ila situazione di secchi pieni di immondizia nel parco giochi di Via Togliatti.
Diego Carnini, a sua volta, segnalava la situazione dei lavoratori della RSA Pia Casa che hanno problemi per raggiungere il luogo di parcheggio delle proprie auto e munirli di un tesserino o altro mezzo che gli consenta di transitare oltrepassando la Ztl che intercorre in quel luogo.
Si passava quindi al secondo punto dell’ordine dei lavori che era quello inerente le risposte orali alle interrogazioni.
Daniele Bianucci concedeva il bis illustrando l’interrogazione nr.100/24 del 30 aprile inerente il mancato rinnovo ai lavoratori del centro storico dell’abbonamento al parcheggio interrato di Via Mazzini. Mario Pardini rispondeva che neanche la società Metro Parcheggi gli ha fornito i numerici esatti, ma l’importante era la motivazione ossia che non era più economicamente sostenibile come già riferito in altra sede dal presidente Battistini. Bianucci si dichiarava insoddisfatto della risposta e continuava - nonostante il presidente gli ricordasse che doveva soltanto fare la dichiarazione o meno di soddisfazione della risposta ricevuta - affermando che il sindaco non aveva risposto ad una richiesta ben precisa per cui aveva fatto richiesta di accesso agli atti. Il sindaco si dichiarava dispiaciuto, ma confermava che non era importante il dato numerico quanto il motivo ed ampliava la risposta affermando che era una scelta già spiegata e che si era privilegiato il rinnovo ai residenti e non ai lavoratori del centro storico perché insostenibile. Il Bianucci replicava che allora avrebbe scritto al prefetto per chiedere che i dati numerici richiesti.
Il consigliere Bianucci illustrava, poi, la sua seconda interrogazione la nr.130/24 con cui aveva chiesto al sindaco se era vero o meno che appartenenti della giunta, suoi fiduciari o collaboratori di cui avrebbe voluto avere i nominativi, avevano partecipato ad un evento sportivo il primo giugno presso il Centro Sportivo Vignini accanto allo stadio Porta Elisa in cui era presente il latitante Andrea Palmieri ed in tal caso che provvedimenti voleva adottare. Pardini confermava di essere a conoscenza che a quell’evento era presente l’assessore allo Sport Fabio Barsanti mentre lui personalmente non aveva partecipato. Rappresentava che la presenza di Andrea Palmieri non era annunciata e che l’interrogazione nelle modalità in cui era stata presentata poteva apparire strumentale. Replicava Bianucci affermando che non era soddisfatto della risposta e che non aveva ascoltato nessuna parola di condanna verso il suo assessore per aver partecipato ad un evento in cui era presente un pregiudicato: Che il sindaco non dica nulla circa la presenza di un suo assessore dove c’era un pregiudicato la dice lunga. E' una risposta che avrebbe potuto dare un qualsiasi sindaco in odore di mafia a fronte di una iniziativa a cui fosse stato presente un pregiudicato per mafia. Avrebbe, infatti, detto le stesse identiche parole che ha usato il sindaco, non c’era stata una parola di condanna rispetto all’iniziativa.
Il presidente Torrini interveniva immediatamente richiamandolo perché stava esagerando con i termini e gli toglieva la parola affermando che lo faceva nel suo interesse perché le parole vanno utilizzate con grano salis. Il sindaco riprendeva la parola per stigmatizzare l’intervento del consigliere Bianucci e si riservava di riascoltare l’intervento perché si era andati oltre la critica e avrebbe valutato le eventuali conseguenze. Nel mentre si era posta in essere una vera e propria bagarre fuori microfono tra il Bianucci e il capo gruppo di FdI Lido Fava tanto che più volte Torrini alzava il tono della voce per riportare la calma in aula e solo dopo diversi tentativi riusciva nel suo intento. Subito dopo chiedevano ed ottenevano la parola in rapida successione Elvio Cecchini della Lista Civile Lucca e Armando Pasquinelli della Lega Salvini Premier per dire al presidente del Consiglio Comunale che certe condotte e certe frasi in quel consesso non erano opportune e che il regolamento doveva essere applicato.
Prendeva ed otteneva la parola Alfarano per illustare la sua interrogazione nr.115/24 del 28 maggio 2024 inerente la politica adottata da GESAM S.p.A. per non aver diminuito le tariffe sui consumi del gas e se era intenzione di farlo successivamente oppure dei motivi che non avrebbero portato a questa prerogativa. Rispondeva Pardini che gli incrementi pervenuti sarebbero stati a beneficio dell’utenza, ma i saldi attivi non erano dovuti alle tariffe bensì all’ottimizzazione dei lavori di GESAM e quindi non si poteva procedere ad una riduzione tariffaria. Il consigliere Alfarano non si riteneva soddisfatto e chiedeva di ricevere quanto detto dal primo cittadino in forma scritta.
Si giungeva al terzo punto dell’ordine dei lavori che era relativo alla pratica nr. 142/2024 avente per oggetto il Bilancio di previsione 2024-2026 - Variazione alle previsioni di competenza e di cassa. Ratifica della deliberazione di giunta comunale n. 138 del 20.06.2024 (art. 175, comma 4, D. Lgs n. 267/2000 e s.m.i. che veniva illustrata dall’assessore Moreno Bruni, ma prima faceva un tentativo di pacificazione richiamando tutti ad avere un comportamento più pacato e toni meno risentiti. Questo provocava una richiesta di mozione d’ordine da parte di Bianucci e di Alfarano. Il primo si lamentava di essersi sentito chiamato in causa dall’assessore e non l’accettava perché a suo dire non aveva offeso il sindaco che comunque era libero di ricorrere in ogni sede che riteneva più opportuna, ma ribadiva che avrebbe voluto delle parole di condanna per la partecipazione ad un evento sportivo di un rappresentante della giunta ove era presente un latitante. Anche il consigliere Alfrano richiamava la presidenza affinché evitasse interventi fuori dalla materia del dibattito inerente l’argomento in questione. Il presidente Torrini prendeva atto ed annunciava che da allora in poi sarebbe stato intransigente con chiunque non avesse avuto una condotta consona al luogo che lui presiedeva. Per calmare gli animi veniva richiesta una sospensione del consiglio, accordata.
Ripresi i lavori, presentavano mozioni d’ordine i consiglieri di minoranza Chiara Martini e Ilaria Maria Vietina per annunciare che i gruppi di minoranza non accettavano l’atteggiamento della maggioranza e dichiaravano la volontà di lasciare l’emiciclo. Intervenivano con mozioni d’ordine anche il consigliere di FdI Luca Pierotti che respingeva le affermazioni delle minoranze e invitava le stesse a fare autocritica ripensando alla cronologia dei fatti avvenuti poco prima specie con l’attacco al primo cittadino. Subito dopo interveniva il capo gruppo di FI UDC Alessandro Di Vito per dire al presidente che era opportuno dare seguito ai punti dell’ordine del giorno in quanto vi erano questioni importanti da discutere. Interveniva anche il consigliere del Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano con una mozione d’ordine rivolta al presidente perché il primo cittadino e i componenti della giunta rispondessero nel merito e con dati precisi alle interrogazioni.
Subito dopo il presidente Enrico Torrini si scusava con l’aula per non fatto gli auguri all’assessore Fabio Barsanti che era recentemente diventato padre ed invitava i consiglieri a fare un applauso. Questo invito veniva raccolto da tutta la maggioranza mentre la minoranza non aderiva ed anzi approfittava per allontanarsi dall’emiciclo. Finalmente tornava la parola all’assessore Moreno Bruni per illustrare la pratica che aveva iniziato a descrivere, ma per la quale era stato interrotto mentre i consiglieri delle minoranze continuavano ad abbandonare l’emiciclo.. Terminata l’illustrazione e non essendoci più esponenti delle minoranze presenti in consiglio il presidente poneva la pratica in votazione che veniva approvata con diciannove voti favorevoli e lo stesso esito per l’immediata eseguibilità. Veniva quindi esaminata la pratica nr. 156/2024 avente per oggetto il bilancio di previsione 2024-2026. Salvaguardia equilibri di bilancio ex art. 193 T.U.E.L. ed assestamento generale ex art. 175, comma 8, T.U.E.L.: verifica e provvedimenti conseguenti - Approvazione; che veniva illustrata anche questa dall’assessore Moreno Bruni ed al termine della quale il presidente Enrico Torrini la poneva in votazione e veniva approvata con diciannove voti favorevole con l’identico risultato per quanto riguardava l’immediata eseguibilità.
Giungeva il quinto ed ultimo punto dell’ordine dei lavori che era relativo alla pratica nr. 75/2024 - avente per oggetto l’adesione del comune di Lucca alla “Fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica Italiana - G.A.R.I. in qualità di aderente istituzionale ed anche questo veniva illustrato dall’assessore Moreno Bruni. Non essendoci stati interventi il Presidente Torrini metteva in votazione la pratica che veniva approvata con diciannove voti favorevoli ed analogo risultato per l’immediata eseguibilità. Il consiglio comunale terminava alle 23.04 con lo sciogliere le righe del presidente Enrico Torrini.