Sveglia alle 6 dopo quattro ore di sonno. Insieme al freddo arrivano i primi dubbi "ne varrà la pena?". Abluzioni fatte, mi trovo all'appuntamento con altri due compagni di viaggio. Chiacchierando durante il tragitto, oltre 200 chilometri, scopriamo che il buon senso delle frasi lette nel libro del generale Roberto Vannacci hanno più o meno suscitato in noi le stesse aspettative ed un desiderio, quello di "una Italia migliore per i nostri figli", una banalità da bar sicuramente per i radical chic, ma una necessità inderogabile per noi. Dopo un paio d'ore di auto ed un paio di incidenti evitati per un soffio arriviamo nella sonnecchiosa Marina di Grosseto, praticamente deserta vista la stagione. Importanti i controlli nei pressi dell'hotel che ospita l'evento, la trasformazione da culturale a movimento politico del comitato Il mondo al contrario.
Mi accredito ed entro nella sala del congresso. Accenti di tutta Italia intorno a me, trovo amici di Lucca e mi siedo con loro. Ho la sensazione di essere presente al concepimento di qualcosa d'importante. Nell'aria c'è euforia, si sente, la si avverte e percepisce chiaramente. Il primo sul palco è il colonnello Filomeni (ho letto un suo libro la settimana scorsa, interessante), in maniera professionale ci racconta la genesi de Il mondo al contrario e informa la sala che oggi vedrà la luce un movimento politico non un partito. La delusione di una parte dei presenti è palpabile, pesante. Io e i miei vicini apprezziamo, ogni cosa a suo tempo. Arriva Roberto Vannacci, un boato lo accoglie. Comincia parlare e ci conquista, mentre parla noto che guarda in viso tutti i presenti, uno per uno, fila per fila. Tanti, tanti applausi, sinceri. Il colonnello Filomeni enuncia gli otto punti che sorreggeranno il futuro del movimento. Inizia, poi, la conferenza stampa con domande provocatorie a cui il generale risponde sempre con sarcasmo (quando dovuto) e pacatezza.
Torniamo verso casa senza fermarci per il pranzo. Ne valeva la pena? Sì, senza dubbio. Può nascere un fiore nel nostro giardino.