Una commissione controllo e garanzia stranamente 'affollata' quella andata in scena questa mattina a Palazzo Santini presieduta da Francesco Raspjni, capogruppo del Pd. Oltre a quest'ultimo e ai consiglieri ufficialmente facenti parte dell'organismo, Elvio Cecchini e Stefano Pierini, erano presenti i capigruppo di maggioranza Lido Fava per Fratelli d'Italia, Lorenzo Del Barga di Difendere Lucca, Armando Pasquinelli della Lega, Daniele Bianucci di Sinistra Con più l'assessore Nicola Buchignani, il dirigente comunale all'edilizia privata Michele Nucci e il comandante della polizia municipale Maurizio Prina. Segno evidente che la pratica discussa, quella della piscina dell'avvocato Gianmarco Mancini nominato presidente di Geal Spa in quota Lega, in località Vecoli, zona sottoposta a vincoli, è questione politicamente particolarmente delicata.
Il presidente Raspini ha aperto i lavori riassumendo i fatti e quanto appurato dalla richiesta di accesso agli atti dopodiché ha posto alcune domande ai tecnici e naturalmente li ha invitati a fare le opportune verifiche.
L'immobile di Vecoli è stato acquistato dai fratelli Mancini nel 1993 con tanto di concessione edilizia. Alla domanda se dalla documentazione prodotta dagli uffici è ravvisabile qualche anomalìa, è stato risposto che non sembrano esserci problematiche, ma che tutto sarà più chiaro dopo gli accertamenti che verranno atti.
Diversa la questione relativa alla piscina.
La richiesta di poter realizzare una piscina è stata presentata nel 1997. Si trattava di una piscina precaria appoggiata a terra da montare a fine primavera e smontare a inizio autunno o da luglio fino ad ottobre della misura di metri 5,48x10.05 alta da terra 122 centimetri per complessivi 55 metri quadrati di superficie.
Nella presentazione della domanda c'è anche l'autorizzazione dell'architetto del comune Di Bugno che permette l'installazione di una piscina con le caratteristiche tecniche e con le limitazioni temporali previste, ma che, attenzione, precisa che questa autorizzazione avrebbe avuto valore solo per 12 mesi decorsi i quali non sarebbe stata più valida. Non esistono e non sono stati prodotti documenti che comprovassero successive autorizzazioni.
Francesco Raspini, di fronte ad alcune osservazioni e, in particolare, a quella secondo cui, in fondo, si parlava di fatti accaduti 25 anni fa, ha prodotto alcune immagini scattate dal satellite che dimostravano come, al 2021, la piscina, di forma, tra l'altro, diversa da quella originariamente richiesta, esiste ancora ed è ben visibile.
Il presidente ha anche spiegato ai presenti che la riunione è stata convocata poiché la notizia della piscina di Vecoli riguardava una persona nominata dal sindaco Mario Pardini a capo di una delle aziende più importanti, osia quella che gestisce le risorse idriche de comune, Geal spa.
"A noi - ha detto Raspini - non interessano tanto l'aspetto penale o amministrativo della vicenda quanto quello politico. A fronte di una situazione come questa che, se dovesse essere accertata, rappresenterebbe una anomalìa, il sindaco Pardini deve a nostro avviso esprimersi e dire se la persona che ha scelto per guidare Geal merita di restare dov'è. Io non ho mai giudicato le nomine perché le persone vanno valutate con gli atti che compiono, in questo caso, tuttavia, se ci fosse abuso edilizio in zona vincolata, vogliamo sapere se al sindaco va bene".
C'è poi un altro aspetto da chiarire e cioè l'alimentazione della piscina stessa: l'acqua, in sostanza, proviene dall'acquedotto comunale o da qualche altra parte? Sarà necessario appurare anche questo aspetto.