Roberto Guidotti, capogruppo PD, Daniele Bianucci, capogruppo 'Sinistra Con', e Claudio Cantini, capogruppo 'Lucca Civica', spiegano i motivi per cui hanno deciso di abbandonare il consiglio in occasione dell'intervento di Colombini.
"Come capigruppo di maggioranza - esordiscono -, anche a nome dei nostri consiglieri che restano collegati per non far mancare il numero legale in consiglio, in segno di protesta, abbiamo deciso di uscire dal consiglio comunale in occasione dell'intervento del sig. Andrea Colombini".
"Le sue posizioni pubbliche sulla pandemia - attaccano - sono inaccettabili, gravi e pericolose. Far intervenire in questo consiglio comunale chi nega quotidianamente l'esistenza del Covid, sbeffeggiando chi rispetta le regole e minimizzando il numero dei morti, è irrispettoso verso chi lavora in prima linea (medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine, lavoratori dei servizi essenziali, ecc); verso chi ha preso il virus o ancora sta combattendo contro gli effetti che esso lascia; verso chi ha perso persone care, per chi è morto e anche per tutti i cittadini lucchesi che hanno perso il lavoro a causa della pandemia, che stanno facendo i conti con le conseguenze economiche di questo virus. Ed è irrispettoso anche verso tutti coloro che seguono le regole da un anno, consapevoli che solo così potremo uscire da questo incubo".
"Vorremmo che a sedere in consiglio comunale - rincarano -, a parlare del futuro di Lucca, ci fossero queste persone: le persone che fanno del rispetto la base su cui costruire il proprio pensiero, la propria visione, il proprio impegno. Al contrario, sarà sempre più lontana la fine della pandemia se non smascheriamo uniti i negazionisti, che fanno solo del male alla nostra bella Italia, alla nostra comunità, avvelenando i pozzi del vivere civile".
"Questa dovrebbe essere una lotta non di parte, ma di tutti - concludono -. Certi atteggiamenti sono dannosi per l'intera comunità e per questo motivo non intendiamo avallarli con la nostra presenza. Anzi, li condanniamo pubblicamente e con tutte le nostre forze. La nostra Lucca del futuro è una città che non nega i drammi che stiamo vivendo, ma che al contrario ne fa tesoro per rinascere ancora più forte, ancora più bella, ancora più unita, ancora più solidale".