Tutto ha inizio, a Palazzo Santini, alle 21, con mezz'ora di ritardo sull'orario previsto dalla convocazione. E' il primo consiglio comunale dell'era di Mario Pardini nuovo sindaco del comune di Lucca. L'ordine di convocazione prevedeva l'inizio dei lavori alle 20:30, ma si sa che in queste occasioni un po' di ritardo è ammesso.
Appena entri nella sala consiliare ti rendi conto che ci sono due mondi nuovi e bipartisan che si squadrano: i veterani e i neofiti, mentre l'unico che sembra veramente a proprio agio è il neo eletto sindaco Pardini che distribuisce saluti a destra e a manca, con sorrisi e ammiccamenti tra i consiglieri dell'una e dell'altra parte politica, ma, soprattutto verso il pubblico che per lo più è composto da suoi sostenitori.
L'ordine del giorno è composto da sei punti e si parte preliminarmente con l'appello nominale dei presenti e scopriamo subito due defezioni, infatti, mancano due consiglieri del centrosinistra entrambi sono in vacanza. Subito dopo si procede con l'esame degli eletti e la convalida dell'elezione degli stessi che avviene speditamente e senza che venga sollevata la minima eccezione con la conseguente votazione di immediata eseguibilità.
Giungiamo, quindi, al momento clou di questo consiglio consiglio comunale: il giuramento del sindaco Mario Pardini si mostra con un bel sorriso, dimostrazione palese dell'emozione e della felicità che prova dopo questa estenuante campagna elettorale. Veste un bell'abito completo blu, camicia bianca e cravatta blu, mette la fascia tricolore a tracolla e, con una voce chiara e determinata, pronuncia il giuramento tutto di un fiato dimostrando che è veramente consapevole del ruolo che è stato chiamato a ricoprire.
Terminata la formula del giuramento, l'intero consiglio consiglio comunale si alza in piedi ad applaudirlo e lui ricambia con un discorso di ringraziamento alla sua maggioranza e ai suoi elettori principalmente, per poi fare altrettanto con la minoranza consiliare, gli elettori che l'hanno sostenuta e rivolgendosi anche agli astensionisti che si è detto sicuro di riportare alle urne con la sua azione di governo.
Bisogna dare atto che il neo primo cittadino di Lucca ha dimostrato un grande fair-play specie con il suo avversario Francesco Raspini che gli ha conteso fino all'ultimo la carica che ricopre, Nel frattempo si continuano a vedere molti volti di giovanissimi tra i banchi della maggioranza e questo significa che il centro dsx deve aver puntato molto sulle politiche giovanili e gli spazi che richiedono.
Si passa, quindi, al terzo punto dell'ordine dei lavori che prevede la nomina del presidente del consiglio comunale. Il consigliere Enzo Alfarano che preside momentaneamente la seduta illustra ai suoi colleghi che per l'elezione il regolamento comunale prevede che nelle prime due votazioni, a scrutinio segreto, ci vuole la maggioranza dei due terzi per eleggere il presidente,
Prende la parola il capogruppo di FdI Lido Fava e a nome dell'intera maggioranza dichiara l'intento di votare per questo incarico il consigliere Enrico Torrini. La minoranza, per bocca di Francesco Raspini, replica che avrebbe preferito una discussione preliminare sulla scelta del presidente che svolge un ruolo di garanzia per l'intero consiglio, ma visto che ciò non è avvenuto voteranno scheda bianca.
Si passa alla votazione che ha il seguente esito 21 voti per Torrini da parte del cdx, 9 schede bianche e una dichiarata nulla perché riportante il nome di Mario Draghi anche questa del csx (maggioranza cdx presente 21, minoranza csx 9 presenti più il sindaco per un totale di 31 votanti). Subito dopo si sarebbe dovuto votare il quarto punto ossia la nomina dei vice presidenti, ma non è stato possibile perché si tratta di un atto conseguenziale alla prossima seduta e alla nomina del presidente.
Entrambi i punti, terzo e quarto, sono stati rinviati. Il quinto punto riguarda le comunicazioni del sindaco e presentazione della giunta con la distribuzione delle deleghe. La comunicazione è consistita nell'apprezzamento personale al suo avversario Francesco Rampini per il rispetto portato durante la campagna elettorale ed il ringraziamento alla cittadinanza per averlo preferito rispetto al suo avversario.
Pardini ha rappresentato il suo auspicio a che la minoranza si dimostri collaborativa durante i lavori consiliari e sottolineato come il partito dell'astensionismo si si sia rafforzato in città avendo votato solo il 48 per cento degli aventi diritto, Ha voluto ringraziare tutti i suoi predecessori nella carica di sindaco ed in particolare Tambellini.
Poi è iniziato il suo discorso programmatico vero e proprio che rispecchia, a grandi linee, quanto indicato durante la campagna elettorale. Pardini ha presentato la squadra degli assessori e la distribuzione delle deleghe iniziando da Fabio Barsanti che si occuperà di sport, territorio e frazioni; prosegue con Nicola Buchignani a cui ha dato lavori pubblici ed edilizia privata; a Cristina Consani invece ambiente, politiche giovanili e transazione ecologica; a Giovanni Minniti l'incarico di vice sindaco e la sicurezza; a Mia Pisano la cultura; a Remo Santini il turismo; a Simona Testaferrata istruzione ed edilizia scolastica; a Moreno Bruni bilancio, tributi e personale; per se stesso Pardini ha mantenuto urbanistica, grandi eventi, Pnrr e aziende partecipate.
Inoltre attribuite le deleghe ai tre consiglieri di maggioranza. A Elvio Cecchini la verifica e l'attuazione del piano operativo; a Lorenzo Del Barga tradizioni storiche e infine ad Alessandro Di Vito la sanità. Il sindaco ha terminato augurando buon lavoro alla sua squadra di governo e ha rinnovato i ringraziamenti a chi l'ha votato e anche a chi non l'ha fatto preferendo l'astensione, dicendosi certo di convincerli a tornare in cabina elettorale dopo il suo mandato.
Ha, poi, preso la parola il capogruppo e candidato a sindaco del Pd Francesco Raspini che in replica agli auguri di buon lavoro formulati dal sindaco e alle attestazioni di stima espresse nei suoi confronti, ha ricambiato elogiandolo pubblicamente per come ha condotto la campagna elettorale contraccambiando gli auguri di proficuo lavoro nell'interesse della città.
Raspini ha spiegato che lo stile delle opposizioni sarà duro, ma giusto, senza sconti, ma sempre nell'ambito della correttezza. Questo sarà lo spirito con cui si presenta questa opposizione che è totalmente opposto a quello che ha avuto ricevuto la maggioranza di centrosinistra nella precedente legislatura.
Ha affermato che sarà lo spirito dell'alternanza quello che guiderà le opposizioni in questo mandato e lavoreranno per riuscire a porlo in essere nel futuro. Ha lamentato che nonostante la campagna elettorale sia terminata ci sono candidati del cdx che seppure non sono stati eletti, continuano a infastidirlo sui social nonostante ormai la campagna elettorale sia terminata. Rimarca che la liberazione Lucca l'ha avuta nel 1944 in risposta ad affermazioni sentite anche recentemente che invece sarebbe avvenuta il 26 giugno, negando che esista un sistema a guida Pd in città e richiamando a maggiore responsabilità nelle dichiarazioni chi ha responsabilità di governo.
Raspini ha dichiarato di voler fare solamente considerazioni di carattere politico e non sulle persone che compongono la giunta e ha cominciato affermando che il sindaco ha formato una giunta di partito e non ha potuto inserire nessuna persona di sua fiducia come avrebbe invece voluto specie per l'assessorato al bilancio, richiamando che deve essere stato utilizzato il peggior manuale Cencelli di democristiana memoria per la spartizione delle poltrone inerenti gli assessorati.
Ha contestato che durante la campagna elettorale sia stato sbandierato un super assessorato cultura e allo sport, ma in realtà non è stato realizzato bensì ne sono stati creati addirittura tre in tutti altri settori molto più importanti e delicati per la città.
Annuncia, inoltre, battaglia e provocazioni per la città, soprattutto, sul piano amministrativo per quanto riguarda la variante urbanistica inerente la manifattura e specie sul piano operativo che è di competenza del comune. Si aspettava delle dichiarazioni di intenti con distribuzioni di deleghe sulla mobilità e il trasporto pesante sulla circonvallazione, ma ciò non è avvenuto. Infine ha concluso che verrà inoltrata all'ufficio protocollo del comune la richiesta di un fondo anticrisi per le famiglie per la somma di due milioni di euro.