Domenico Riccio torna sull’argomento del momento, l’intitolazione di una strada o piazza a Sandro Pertini: “Adesso mi aspetterei, per coerenza, che gli stessi consiglieri presentino una mozione per togliere il nome di Pertini anche dall’istituto scolastico di via Cavour. Se l’ex presidente non merita una strada, deve essere cancellato anche dalla scuola. Non solo. Mi aspetto anche un’altra mozione per cancellare il nome di Palmiro Togliatti dall’omonima strada. Se non va bene Pertini, a maggior ragione non va bene Togliatti che, per una mia personale valutazione, considero assai peggio”.
“Non mi è piaciuta proprio per niente la decisione presa in consiglio dai gruppi di maggioranza, specie poi in questo momento. Si è persa, a mio modesto avviso, una ghiotta occasione, offerta su un piatto d’argento dalla sinistra, per dimostrare che la destra è assai più democratica e tollerante dell’altra parte. In un momento in cui ricomincia a prevalere l’odio, in cui si vieta a giornalisti non di sinistra di parlare all’università, a ministri e cittadini non di sinistra persino di presentare un proprio libro, quale occasione migliore era quella di elencare i comportamenti intolleranti di certa sinistra ed accogliere la richiesta, peraltro assolutamente accettabile, di intestare una strada al partigiano Sandro Pertini dimostrando di essere superiori, democratici e tolleranti?”.
Riccio prosegue: “Se il problema era magari quello di non dare soddisfazione al consigliere firmatario della mozione, del quale anch’io spesso leggo dichiarazioni assolutamente opposte al mio pensiero, vi erano mille modi per togliergli la paternità che non sto qui ad elencare e che ben conoscono tutti coloro che si sono occupati di politica. Aver fatto in modo, insomma, che una grande opportunità si sia trasformata nella peggiore delle soluzioni, che ha e continuerà ad avere ripercussioni negative per il centrodestra sia a livello locale che nazionale, non mi è parsa una cosa intelligente£.