A marzo 2022 veniva ufficialmente inaugurata la fognatura nera dell'Oltreserchio. A Nozzano il sindaco, gli assessori con tanto di banda comunale celebravano l'evento, che avrebbe dovuto - secondo loro - eliminare una volta per tutte l'inquinamento ambientale. E' passato un anno, ma la fognatura nera, là dove è attiva, è sottoutilizzata e i progetti di estensione della struttura all'intero Oltreserchio non ci sono. E' stato comunque realizzato il collettore di collegamento di Nozzano Castello alto a quello principale.
Nell'autunno scorso c'è stato un dibattito sulla stampa locale, con interventi dell'ex sindaco Tambellini, del consigliere Raspini, della Geal e di altri, dal quale sono emerse le difficoltà a realizzare in tempi brevi la struttura fognaria, nonostante i numerosi e gli svariati e un po' stucchevoli appelli ecologico-ambientali.
In particolare è stato evidenziato che l'assorbimento (già a suo tempo contrastato sia da Pardini che da Raspini) della Geal in un'altra azienda regionale, previsto a partire dal 2025, non è garanzia automatica di maggiori finanziamenti, né di interventi più celeri.
A Nozzano gli allacci alla fognatura fatti dal marzo 2022 al marzo 2023 non sono stati molti. A norma di regolamento comunale resta ancora un anno per completare gli allacci. E poi che cosa succederà? L'Amministrazione Pardini e la Geal procederanno d'ufficio? Erogheranno sanzioni agli inadempienti? Oppure mostreranno indulgenza?
L'Amministrazione comunale e la Geal non devono sottovalutare il problema. Devono operare per accelerare gli allacci già possibili, deliberando agevolazioni finanziarie per le persone e le famiglie in difficoltà economica e a basso reddito. Devono operare per programmare i progetti di estensione della fognatura. Devono vigilare perché la comunità lucchese non venga penalizzata in conseguenza dell'eventuale cessazione delle attività della Geal nel 2025.
prof. Fabiano D'Arrigo