Futuro dell’acqua lucchese, assemblea con partecipazione ampia e trasversale (presenti assessora regionale Nardini e il consigliere regionale della Lega Baldini). Bianucci: “Noi ci comporteremo in Consiglio con responsabilità e spirito di collaborazione, al sindaco chiediamo dati precisi sulla scelta”.
“Durante il Consiglio comunale della prossima settimana, decisivo per il futuro di GEAL, desideriamo finalmente ascoltare le parole del sindaco Pardini, per ottenere quei dati che da mesi chiediamo e ancora ci mancano: è davvero più vantaggioso, in termini di tariffe per i contribuenti, qualità dei servizi e investimenti per fognature e acquedotto, lottare col ricorso legale che il primo cittadino ha avviato contro AIT per ottenere una nuova società “in house” gestita direttamente dal Comune, o sarebbe stato piuttosto più opportuno avviare da tempo una trattativa con la società pubblica GAIA? Nell’assemblea consiliare ci aspettiamo, dal sindaco, la significazione dell’opportuna documentazione a riguardo: occorre chiarezza, perché le incertezze di questi mesi stanno producendo unicamente il blocco degli investimenti. Dopodiché, esprimeremo il nostro voto con responsabilità e spirito di collaborazione, nell’esclusivo interesse delle cittadine e dei cittadini lucchesi”.
Il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci ha chiuso così ieri sera (mercoledì 20 novembre) l’assemblea pubblica che ha organizzato sull’argomento, che si è svolta nei locali del CRED. Si è trattato di un appuntamento che ha registrato una partecipazione ampia e trasversale: oltre ai promotori del gruppo “Quelli che l’acqua unisce” (Claudio Salvetti, Tommaso Panigada e Maurizio Dinelli) erano infatti presenti l’assessora regionale del PD Alessandra Nardini, il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini, il presidente della commissione consiliare per il servizio idrico Stefano Pierini, i consiglieri comunali della Lega Armando Pasquini e Massimo Fagnani e quelli del centrosinistra Francesco Raspini, Ilaria Vietina, Chiara Martini, Gianni Giannini e Gabriele Olivati. C’erano pure, tra gli altri, le RSU di Geal e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
“Dispiace che il sindaco Pardini non abbia accettato il nostro invito a questa assemblea aperta, decidendo di non essere presente neppure con un suo rappresentate – evidenzia Bianucci – Noi continuiamo comunque ad affrontare questa partita, decisiva per l’acqua pubblica lucchese, con spirito di collaborazione e responsabilità. Siamo intanto soddisfatti che, grazie al Consiglio comunale aperto che richiedemmo un anno e mezzo fa e grazie alla commissione consiliare speciale che abbiamo in quella sede proposto e ottenuto, siamo arrivati ad un punto condiviso: la gestione del servizio idrico lucchese, dopo il 31 dicembre 2025 e la scadenza della concessione di GEAL, sarà comunque svolta da una società interamente pubblica, come l’esito del referendum per l’acqua bene comune del 2011 aveva richiesto. Questo cambiamento rappresenta per noi un importante successo. Ora, nel Consiglio comunale della prossima settimana, ci aspettiamo dal sindaco i numeri, i raffronti, i piani di investimento, i modelli tariffari, che ci dimostrino che la strada da lui intrapresa per il ricorso contro AIT per una società in house sia più vantaggiosa della strada della trattativa con GAIA, società in cui l’AIT stessa ci aveva chiesto di confluire. Le sfide che abbiamo di fronte sono d’altronde decisive: la lotta ai cambiamenti climatici, la battaglia contro gli inquinanti PFAS, il rifiuto del progetto regionale della Multiutility che rischia addirittura di portare la nostra acqua alla quotazione in borsa. E’ per questo che, a nostro avviso, serve unità di intenti e azioni”.
Futuro dell’acqua lucchese, assemblea con partecipazione ampia e trasversale
Scritto da Redazione
Politica
22 Novembre 2024
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