"Secondo l'ultimo report Istat, nel corso del 2023 sono stati registrati 117 omicidi, di cui 96 hanno visto vittima una Donna.
Gli omicidi di genere rappresentano quindi l'82% del totale degli assassinii. Ed è ancora l'ambito familiare, e in particolare quello della coppia, a registrare l'incidenza più alta. In particolare, sono i partner con cui la donna ha una relazione al momento della morte (coniugi, conviventi, fidanzati) a compiere il maggior numero degli omicidi nella coppia (il 41%), mentre sono il 12,8% gli ex partner (ex coniugi, ex conviventi, ex fidanzati)".
Lo afferma Riccardo Zucconi, Deputato di Fratelli d'Italia e Segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati alle porte del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
"Parallelamente, sempre secondo il rapporto Istat, cresce la preoccupazione di subire una violenza sessuale. Il 35,8% teme, per sé o per i propri familiari, di essere vittima di qualche forma di abuso, una percentuale che rispetto al 2015-2016 è aumentata addirittura di 7,1 punti: le donne sono più preoccupate degli uomini e temono maggiormente anche furti e borseggi. Complessivamente gli abitanti del Sud e delle Isole sono meno preoccupati di subire reati, mentre tra le regioni la percezione di insicurezza è più elevata in Campania, in Puglia e in Lombardia.
Di fronte a questi numeri allarmanti, abbiamo tutti la responsabilità di combattere fino in fondo quella che è ormai diventata una vera e propria piaga sociale. Dobbiamo partire dall'educazione nelle scuole, dal ruolo fondamentale della famiglia e delle istituzioni, da una parità di genere reale e tangibile nel mondo economico e del lavoro: solo così potremmo cambiare la mentalità - soprattutto maschile - e il modo di pensare e ragionare ancorato a vecchi preconcetti o alla difficoltà di affrontare i nuovi ruoli delle donne e regalare finalmente alle nostre figlie, mogli, mamme e sorelle un mondo più sicuro. A livello parlamentare, continueremo a lavorare e ad impegnarci affinché si possa finalmente mettere la parola fine a questa barbarie".