Medio-alto: è questo il livello dell’indice di povertà e vulnerabilità nell’area della piana di Lucca secondo l’VIII Rapporto sulla povertà.“Il deflagrare delle disuguaglianze sta portando in primo piano le difficoltà di tanti, troppi, nuclei familiari a vivere una vita serena e dignitosa- dichiara Valeria Giglioli di Sinistra Con- Oggi, a quasi 20 anni dalla prima violenta crisi economica del terzo millennio, la povertà è cambiata. Dalla concentrazione del disagio in fasce molto caratterizzate a livello sociale, con la precarizzazione del lavoro e l’arretramento dell’intervento pubblico in settori fondamentali come la sanità, la scuola e il sociale, la povertà fa molte meno differenze: si è insinuata nella vita di tanti adulti e bambini e anche avere un titolo di studio e un lavoro non rappresenta più una protezione certa”.
“Per affrontare queste nuove forme di povertà, anche nel nostro territorio, è necessario ripensare il sociale e tornare a dedicare risorse consistenti a interventi articolati su welfare, sanità, emergenza abitativa - prosegue Giglioli- L’importanza di contributi economici che scongiurino sfratti, taglio delle utenze e peggioramento dello stato di salute a seguito della mancanza di cure mediche è fuori discussione. A questo è necessario affiancare un lavoro di progettazione e pianificazione per individuare le fasce sociali e di età più a rischio e costruisca interventi mirati fatti anche di servizi. Una comunità come quella lucchese, da sempre fertile terreno per la crescita del volontariato e dell’associazionismo, ha nella solidarietà uno dei suoi tratti caratteristici, e può trovare proprio in quel contesto la forza per pretendere che i più fragili non vengano lasciati indietro”.