Fra la fine dell’800 e l’inizio del 900 d.C. papi come Giovanni VIII e Giovanni X combatterono i saraceni insediatisi stabilmente nel centro Italia, nell’area della foce del Garigliano, fra Campania e Lazio. L’ultimo li sconfisse e scacciò nel 916 d.C., proprio in quella località.
Nel 732 d.C. il re franco Carlo Martello sconfisse gli arabi a Poitiers, nella parte centro-occidentale della Francia.
La prima Crociata che ebbe successo – e che fu pure l’ultima – si concluse nel 1099 d.C.. Questo per sgombrare il campo dalla solita boutade che i cristiani avrebbero provocato i musulmani cercando di occupare la Terra Santa. In effetti era da qualche secolo che cercavano di occupare l’Europa, s’erano insediati in Sicilia a partire dall’820 d.C., rigettati a mare da Ruggiero I d’Altavilla solo nel 1062 d.C., avevano invaso la Spagna nel 711 d.C. e ne furono cacciati nel 1492.
Fino a che i britannici non hanno messo fine nel XIX secolo alla pirateria barbaresca, i legni salpati dal maghreb invece di migranti sbarcavano predoni e spopolavano le coste del Mediterraneo per rifornire i mercati degli schiavi del fiorente Nordafrica. In effetti dimostrarono grande accoglienza verso centinaia di migliaia i nostri antenati, a braccia aperte per menare meglio con la frusta.
Fissato questo semplice concetto, veniamo al dunque.
Ho gran rispetto per quanto sostenga Sua Santità, non credo sia però il caso d’attribuire valore assoluto ad ogni sua affermazione, considerato che rimane il capo della Chiesa Universale, i cui interessi sono necessariamente diversi da quelli italiani, dell’UE, dell’ONU e del mondo islamico.
Vuole più immigrati, e comprendo il suo slancio umanitario, ma soprattutto la sua speranza di cristianizzare il mondo, e portare un seme vigoroso di progresso sociale e morale, e soprattutto di tolleranza, a un popolo che professa religione che a tali valori risulta alquanto estranea. Un sogno grande, da ammirare, ma è realizzabile?
E per portare a compimento questa utopia, che ha fautori di altissimo spessore, dobbiamo subire quest’invasione che già ci spiega – a chiare lettere – quale è il destino che vogliono riserbare alla cristianità e all’occidente laico, e soprattutto ai suoi valori?
Il problema non è far polemica sulle misure di controllo dei confini della Città del Vaticano a fronte della pretesa che tutti aprano le frontiere, per carità: il discorso non è proponibile.
E neppure che il Papa dovrebbe esortare tutti i paesi ad accogliere migranti, non limitandosi ad intervenire solo nell’agone politico italiano, ove le sue parole sono ripetutamente strumentalizzate.
I sogni son bellissimi, le grandi utopie a volte hanno cambiato la storia del mondo e dell’uomo. Tuttavia le scene dei militanti di Hamas in occasione della liberazione di pochi ostaggi israeliani, le palpatine di gruppo in Piazza del Duomo e in tutta Europa, invitano a ritenere che questa componente della popolazione mondiale abbia ben poco di gradevole da proporci. E comunque mi pare chiaro che, ove prenda il potere, ci toglierà ogni libertà.
E ci preoccupiamo del fascismo? E ci dimentichiamo che proprio tanti regimi di paesi islamici videro in Hitler e Mussolini la sponda per far fuori le potenze che li avevano colonizzati o comunque sottomessi?
Qui, credo, sia il vero problema. Plaudiamo a parole di fratellanza e pace, di per sé condivisibili, e non studiamo la storia, come invitava a fare Manzoni.
Ah già, ma noi Manzoni, Dante etc. dobbiamo eliminarli dai programmi scolastici, perché creano ansia. Va benissimo la scheda a risposta multipla.