Consiglio comunale piatto, del tutto incentrato su mozioni presentate dalle opposizioni nei mesi scorsi. Molte delle stesse sono state definite strumentali e, per questo, respinte compattamente dalla maggioranza.
Il consiglio comunale di Lucca del 17 settembre è cominciato alle 18.40 con la consueta richiesta del presidente Enrico Torrini al segretario di procedere all’appello nominale e verifica del numero legale. Terminata tale incombenza, sono risultati assenti giustificati i consiglieri Barsanti, Pierini e Pera della maggioranza, per la minoranza i consiglieri Mammini e Lorenzoni. Si è allora proceduto con l’ordine del giorno, composto da dieci punti tutti relativi a mozioni presentate nei mesi scorsi.
La prima mozione presentata è stata la numero 54/2024, illustrata dal consigliere Vincenzo Loranzo Alfarano, contro le modifiche in programma per la legge 185/1990, inerente alla limitazione della vendita bellica ai paesi in guerra: il consigliere Alfarano ha chiesto al sindaco e al consiglio comunale di farsi portatori di questa mozione presso il governo. Ha preso la parola Giovanni Ricci del gruppo FI–UDC per rispondere a nome di tutte le forze politiche componenti la maggioranza, dichiarandone il parere negativo. Subito dopo, ha chiesto e ottenuto la parola Armando Pasquinelli, capogruppo della Lega Salvini Premier, che si è complimentato con entrambi i consiglieri che lo avevano preceduto per la passione e la competenza dimostrate, confermando però il parere negativo già espresso da Ricci. È intervenuto il capogruppo di minoranza di Lucca è un grande Noi Ilaria Maria Vietina per sostenere la validità della mozione Alfarano, seguita dal capogruppo del PD Francesco Raspini, che ha dichiarato di non ritenere veritiera l’affermazione per cui, trattandosi di questioni inerenti al governo nazionale, non è utile discuterle in consiglio comunale: ciò va comunque fatto, ha dichiarato Raspini, perché essendo i membri del consiglio comunale soggetti politici la discussione è sempre utile e necessaria. La mozione è stata posta in votazione e respinta con 12 voti contrari, sette favorevoli e un astenuto.
La seconda mozione presa in analisi è stata la numero 99/2024, presentata dal consigliere Alfarano, per impegnare il sindaco ad attivarsi presso il governo al fine di uniformare alla media europea la percentuale di risorse investite per la disabilità e non autosufficienza, in rapporto al PIL. Ha chiesto e ottenuto la parola il consigliere della Lega Salvini Premier Massimo Fagnani, che non ha esitato a definire la mozione pretestuosa e strumentale, snocciolando poi una serie di dati economici con cui ha confutato la richiesta dell’esponente della minoranza. Gianni Giannini, del gruppo PD, ha sostenuto la mozione presentata dal suo collega di gruppo, e anche Vietina si è espressa perché la mozione fosse approvata. La mozione è stata posta in votazione e respinta con 11 voti contrari, sei favorevoli e nessuno astenuto.
La seduta del consiglio comunale è stata sospesa alle ore 20:16 per consentire ai consiglieri di cenare, e ha ripreso successivamente alle ore 21.13 con la richiesta di appello nominativo e verifica del numero legale. La seduta ha avuto inizio con la terza mozione, la numero 126/2024, presentata dai consiglieri Raspini, Alfarano, Giannini, Martini e Mammini su “cancellazione del piano governativo di tagli alle risorse comunali”, illustrata dal capogruppo del PD Francesco Raspini, che ha chiesto il voto favorevole anche della maggioranza perché il governo nazionale recepisca che questo taglio di fondi non è stato gradito dalla città di Lucca. È intervenuto Lido Fava, capogruppo di FDI, per affermare che, ritenendo la mozione strumentale, la maggioranza avrebbe votato contro. Ha preso la parola Ilaria Maria Vietina per sostenere invece la validità della mozione, mentre Pasquinelli ha dichiarato che il voto del suo gruppo sarebbe stato contrario. La mozione è stata posta in votazione e respinta con 13 voti contrari, otto favorevoli e nessun astenuto.
Quarta la mozione numero 103/2023, presentata dal consigliere Silvia Del Greco, relativa alla realizzazione di un’area per la sgambatura dei cani. Il consigliere di Lucca 2032 Marco Enrico Santi Guerrieri ha affermato che in commissione non era stata raggiunta nessuna decisione, auspicando che ciò avvenisse in consiglio comunale. Ha chiesto e ottenuto la parola l’assessore Cristina Consani, la quale ha dichiarato che i progetti sono ancora in corso con un percorso partecipativo della cittadinanza; ultimo intervento quello del capogruppo di Difendere Lucca Lorenzo Del Barga che, a nome della maggioranza, ha preannunciato l’astensione. La pratica è stata posta in votazione e approvata con sette voti favorevoli, 15 astenuti e nessuno contrario.
Per quinta è stata affrontata la mozione numero 104/2023, presentata dal consigliere Del Greco, relativa all’azzeramento del canone mercatale. È intervenuto Elvio Cecchini, capogruppo della Lista Civile Lucca, per dichiarare che in commissione la mozione aveva avuto parere negativo. Ha chiesto e ottenuto la parola il consigliere del PD Alfarano che, a nome del suo gruppo, ha richiesto il voto favorevole, così come Ilaria Maria Vietina del gruppo Lucca è un grande Noi. La pratica è stata messa in votazione e respinta con 12 voti contrari, cinque favorevoli e tre astenuti.
La sesta mozione era la numero 128/2024, deliberata dalla quinta Commissione politiche formative, giovanili e di genere, cultura e sport e dalla quarta Commissione politiche sociali, abitative e della salute nella seduta congiunta del 12 giugno 2024 contro la violenza di genere e femminicidio: questa è stata illustrata congiuntamente dal rappresentante della maggioranza Massimo Fagnani del gruppo Lega Nord Salvini Premier e dall’esponente della minoranza del gruppo PD Silvia Del Greco. La mozione è stata posta in votazione e approvata all’unanimità con 20 voti favorevoli, nessun voto contrario e nessun astenuto.
Alle 23.15, nonostante ci fossero ancora tre mozioni da discutere, il presidente Enrico Torrini ha proposto di chiudere il consiglio comunale e rinviare la discussione di queste ultime alla prossima seduta utile, stante che in conferenza capigruppo è stato deciso che i consigli si debbano chiudere entro e non oltre la mezzanotte. La proposta è stata accolta, e il consiglio comunale sciolto.