"Le risposte della giunta Pardini al tema della residenzialità sono delle non-risposte: il sindaco e l'assessore perdono di vista il cuore del problema, snocciolano numeri mescolando 2023 e 2024, e spostano l'attenzione gettando, come spesso accade, fumo negli occhi alla cittadinanza: all'atto pratico quello che emerge con chiarezza è che, come denunciato dal Partito democratico, il Comune di Lucca ha deciso di azzerare il fondo per il contributo affitto e lasciare a piedi centinaia di famiglie".
A dirlo è il Partito Democratico di Lucca, che risponde all'amministrazione comunale. "La risposta data dal sindaco Pardini e dall'assessore Minniti suona molto come una presa in giro - spiegano -. Innanzitutto è un'offesa all'intelligenza delle persone sostenere che oggi chi ha una ristrettezza economica preferisca acquistare una casa anziché prenderla in affitto: ci chiediamo, in quale realtà vivono coloro che dovrebbero amministrare la città? Lo sanno che oggi per acquistare una casa servono garanzie, solidità e disponibilità economiche che molte persone fanno fatica a mettere insieme? Chi ha difficoltà a sostenere con serenità un affitto mensile, pur lavorando e percependo uno stipendio normale, come potrebbe affrontare o dare le garanzie necessarie per un mutuo? E chiariamoci: non si sta parlando di cittadini sulla soglia di povertà, ma di persone che lavorano regolarmente e che regolarmente guadagnano uno stipendio, ma che si trovano a galleggiare in mezzo a spese che aumentano puntualmente, costo della vita sempre più alto e imprevisti che possono trasformare un mese normale in un mese drammatico dal punto di vista della liquidità e della disponibilità economica. Fare finta che questi cittadini non esistano, come sta facendo l'amministrazione Pardini, significa creare una spaccatura nella comunità: da una parte i benestanti; dall'altra le persone in situazione di povertà, che vivono condizioni economiche fortemente complesse, con redditi annuali molto bassi, a cui si garantiscono contributi gestiti direttamente. Nel mezzo la cosiddetta fascia media, che non può accedere ai bandi per gli alloggi popolari, ma che, invece, potrebbe tranquillamente rientrare nei requisiti e nelle graduatorie dei bandi per il contributo affitto: cosa si pensa di fare per queste persone? Il sindaco è stato chiaro: assolutamente niente. La fascia media non esiste".
"Scendendo poi nel dettaglio - continuano - la mancanza di trasparenza è evidente. Si parla di aiutare 200 famiglie in difficoltà individuate da una commissione tecnica: individuate e selezionate come? Siamo contenti di sapere che 200 nuclei riceveranno un sostegno dal Comune, ci farebbe altrettanto piacere capire con quali modalità sono stati individuati, visto che, a differenza del passato, non sono stati fatti bandi e non sono stati pubblicati criteri ufficiali. Esilarante poi l'uscita "basta con i contributi a pioggia" dell'assessore Minniti in riferimento al contributo affitto: forse l'assessore al sociale non sa che le risorse gestite tramite bando, quindi affidate sulla base di requisiti certi, vanno proprio nella direzione opposta dal distribuire soldi un po' a casaccio. Risultano invece soldi diffusi a pioggia i 1000 euro (pubblici) regalati ai nati del 2024, ma solo a quelli con madre residente a Lucca da almeno 5 anni, senza che sia stato preso in esame nessun altro tipo di criterio, per esempio quello economico".
"Infine, gli appartamenti ERP - conclude la nota -. Bene che si intervenga sugli alloggi di risulta, benissimo che si possa scorrere la graduatoria e dare risposte a famiglie che hanno bisogno, ma si tratta di una risposta a una domanda non posta: qui si parla di ripristinare il contributo per l'affitto, per rispondere a chi - non trovandosi in una situazione di grave povertà - non rientra nella graduatoria Erp. Si parla di 600mila euro utili per recuperare 30 alloggi di risulta: facendo un rapido calcolo stiamo parlando di una media di 20mila euro a edificio per essere riportato in condizioni di abitabilità, siamo sicuri che tornino i conti? Come di prassi accade, Pardini non risponde nel merito: nell'ultimo anno gli affitti a Lucca sono aumentati del 9%, sono tra i più cari d'Italia: chiunque potrebbe trovarsi nella condizione di dover ricorrere a una forma di sostegno. Non ci fermeranno le risposte raffazzonate dell'amministrazione: continueremo con la nostra petizione e la nostra raccolta firme e continueremo a raccontare la realtà, contro la mistificazione organizzata".