"Ci siamo. Ogni occasione è buona per ribadire i grandi successi dell'assessorato al turismo identificabili, a quanto ci risulta, con il solo aumento del numero dei turisti che entrano dentro l'arborato cerchio. Mai però che si chiariscano la strategia, le tappe, gli obiettivi, le criticità, le ricadute in risultati esaminabili e non solo in trionfali e non meglio identificati "successi". Eppure ci prova, a fare un po' di chiarezza e ad approfondire il complesso rapporto tra turisti e residenti e come il turismo incida sulla qualità della vita della città, il questionario promosso da Campus (https://usi.qualtrics.com/jfe/form/SV_cOVDUpaG4O0dIi2) e patrocinato, almeno sulla carta, dal Comune di Lucca, che, però, lo tiene bene in sordina senza diffonderlo come si dovrebbe. Forse si ha paura delle risposte dei cittadini, magari non in linea con la visione da villaggio turistico o da centro commerciale perenne dell'assessore Santini?".
A dirlo, con una nota, è la segreteria comunale del Partito Democratico di Lucca, che torna sul tema delle politiche turistiche.
"Che il tema del turismo sia centrale e determinante - spiegano - ormai è chiaro e lo stiamo dicendo da mesi. Così come lo è il rapporto fra residenti e turisti e come questo influisca sulla qualità della vita cittadina: è da qui, dalla capacità di progettare politiche turistiche basate sull'equilibrio tra residenti e turisti, con il coinvolgimento diretto proprio della città, che si costruisce e si determina la visione di Lucca nei prossimi 5, 10 o 15 anni. Di contro abbiamo un'amministrazione comunale che legge il turismo solo in termini numerici, al punto da rivendicare come un grande traguardo personale il fatto che Lucca venga definita la prossima Firenze. Questo aspetto non desta preoccupazione alla giunta, né fa scattare negli amministratori la necessità di correre ai ripari con una strategia condivisa non solo con gli operatori ma con tutti i cittadini, anche con quelli che questo turismo lo subiscono soltanto, i cui risultati non si misurino in soli numeri di presenze ma anche nella qualità della permanenza dei turisti a Lucca, quindi del loro partecipare alla vita cittadina senza limitarsi a consumarla. Temi e questioni che sono al centro dell'Indagine sulla qualità di vita a Lucca e della sua relazione con le interazioni tra residenti e turisti: del tutto impercettibile nella comunicazione di Palazzo Orsetti, nonostante che l'ente, quando si tratta di turismo, pubblicizzi ormai la qualunque pur di fare una po' di audience. Chi amministra non può non tenere conto delle esigenze, della percezione e della vivibilità dei cittadini quando si parla di turismo: cosa ne pensa chi vive a Lucca tutto l'anno? E chi lavora qui? Cosa cambierebbe? Com'è cambiata la sua qualità della vita negli anni? Dovunque l'overtourism e i consistenti danni che provoca sta attenzionando amministratori e politici, ma a Lucca no: qui ci si accontenta di fare la conta delle teste a fine serata. Nmila presenze sono indice di buon andamento del settore e frutto di una non meglio definita "campagna di promozione con la regia dell'ufficio turismo e dell'Assessore Santini": ma di cosa si tratta? Da chi è stata definita e su quali studi, riflessioni o conoscenza del settore? E a chi è rivolta? L'assessore Santini dice che Lucca è lontana dall'overtourism, ma di sicuro è vicina a un punto di non ritorno: non capirlo è pericoloso e irresponsabile perché si stanno creando i presupposti di un'onda lunga per niente favorevole per i cittadini residenti per i quali pezzo dopo pezzo si disegna una Disneyland dalla quale fuggiranno anche gli stessi turisti".