Anno XI 
Giovedì 24 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Carmelo Burgio
Politica
26 Settembre 2024

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Mi diverte un mondo cercare di seguire il pensiero dell’essere umano, quando si dimostra assolutamente privo dei minimi requisiti per essere considerato tale, e rasenta, parafrasando Totò e un celebre film hollywoodiano… “La pernacchia perfetta”.

L’ultimo esempio è quello della europarlamentare Ilariuccia “loro”, che trova il carcere “razzista” perché pieno di extracomunitari di etnia non caucasica, ovvero nera e nord-africana. Perché come tutti sanno, è il carcere, con i suoi agenti della polizia penitenziaria che vanno in giro ad acciuffare queste persone per ospitarle gratis. Quello che poi è il vero problema, direi.

Magari faceva prima la nostra pensatrice-immobiliarista a dire che fossero razzisti i giudici, che li condannavano o ne convalidavano fermi di polizia giudiziaria, o emettevano nei loro confronti ordini di custodia cautelare in carcere. Già, ma la magistratura da quella parte non si tocca.

Beh, poteva dire che a essere razzisti fossero gli appartenenti alle forze dell’ordine che li arrestano, magari a seguito d’indagini che li indicherebbero come responsabili di qualche reato. Quelli due sprangate, anche virtuali, le meritano sempre, ma meglio non toccarli che col nuovo decreto sicurezza non si sa mai che sia reato.

Oppure che siano razzisti i legislatori succedutisi? Hanno codificato come reati da carcere comportamenti che questi poveretti – rapine, stupri, spaccio – commettevano per procacciarsi da vivere e godersi la vita! Vera assurdità!

No, bisogna prendersela col carcere, che sarà inadeguato quanto si vuole, ma sembra l’unico mezzo per togliere dalla circolazione, almeno per un po’, chi vive in un certo modo. La storia dell’uomo, da millenni, ce lo dice. Vuoi vedere che in una settimana siano proprio questi pensatori a trovare la quadratura del cerchio?

Sorge allora a raccogliere l’assist sconclusionato della Salis il già on. Manconi, principe consorte della “Bianchina” Berlinguer dell’ottimo montanaro-protettore-dei-forestali. E ci perfeziona la ricetta per la società perfetta.

Dopo aver detto che gli omicidi volontari son calati – e già mi chiedo perché non parli delle rapine violente, dei pestaggi di gruppo da baby-gangs o degli stupri, con particolare riguardo alle percentuali degli autori, per etnia – spiega con sussiego che il posto di questi minori un po’ disadattati e pericolosi soprattutto per gli altri non sia in carcere. Stesso vale per tossicodipendenti e per quelli in attesa di giudizio. Purché non siano amministratori d’opposta parte politica, ovvio.

E siccome costoro in totale sarebbero – dice – il 60% dei detenuti, ci ha brillantemente risolto il problema del sovraffollamento delle carceri.

Peccato che il tossico non è solo tale, in quel caso non starebbe in prigione, ma qualcosa di negativo dovrebbe averla fatta, altrimenti sarebbe a casa a sniffare e bucherellarsi, per cui se lo lasci in giro qualcos’altro di negativo commetterà.

Sempre con sussiego il buon Manconi spiega che non sta parlando di eliminare la pena, ma di volerne irrogare di altre. Beh, mi dico, ma se una pena non fa penare, che pena è? Se uno che è pericoloso per la società civile lo lasci in libertà, come eviti che faccia guai? E l’immarcescibile principe consorte della “Bianchina” che dice? Formiamo psicologi per seguirlo e recuperarlo. Certo, magari mettendo alle costole di questi sant’uomini 4-8 psicologi in turni di 6 ore, onde evitare commettano crimini. Ottimo! Ha risolto i problemi occupazionali di laureati in psicologia e sociologia, in altissima percentuale orientati politicamente a favore della sua parte, e gli ha trovato lo zaloniano posto fisso a spese dello Stato.

E sottraendo altra gente all’attività produttiva, perché vorrebbe dire mettere in piedi un’organizzazione di 60-80.000 effettivi, solo per svolgere la funzione del grillo parlante col nostro fetentone, e dirgli di fare il buono. Magari fino a prendersi una martellata come accadde a quello di Pinocchio. O una picconata. Perché la Costituzione dice che la pena deve rieducare e reinserire.

Al solito, la Costituzione è la carta più elasticizzata al mondo. Basta sempre selezionare gli articoli, in un pot-pourri che dice tutto e il contrario di tutto, e che, bando alle ciance, sostiene pure che la proprietà privata va rispettata, come la dignità dell’essere umano che non deve servire per trastullare sessualmente chi una donna non ce l’ha ma ha i suoi bisogni da soddisfare, e che l’Italia, l’ho già scritto, sia fondata sul lavoro. Ma tutte queste cose il buon Manconi le dimentica. Ha tante altre cose gradevoli cui pensare, e pure in buona compagnia.

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