Anno XI 
Giovedì 24 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
02 Ottobre 2024

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"Le nostre preoccupazioni vanno tutte per gli attuali 140 operatori impiegati nelle due RSA di competenza comunale, per la qualità della vita dei 122 ospiti e delle loro famiglie, e per il futuro dell'immobile di Monte San Quirico che apprendiamo verrà messo in vendita, e che rischia nella realtà di diventare l'ennesimo edificio pubblico destinato ad andare in malora". E' il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci, componente della commissione consiliare sociale e sanità, ad intervenire sulla questione del riassetto delle RSA comunali.

"Parteciperemo alla commissione consiliare convocata per venerdì mattina, e abbiamo già da giorni richiesto un consiglio comunale straordinario sul tema, perché reputiamo la questione estremamente delicata, e desideriamo che l'Amministrazione comunale condivida tutte le informazioni e le sue intenzioni nella massima trasparenza – sottolinea il consigliere Bianucci – Durante l'estate anche noi consiglieri del centrosinistra, così come le rappresentanze sindacali, avevamo ricevuto rassicurazioni circa il buon fine di un'ulteriore proroga per l'attuale gestore (Proges), che ora invece appare del tutto in bilico; e c'era addirittura stata prospettata la possibilità che nella nuova gara fosse reinserito pure di nuovo l'affidamento della struttura di Monte San Quirico, con una tempistica particolarmente lunga tale da permettere al nuovo gestore di rientrare dalle spese per i lavori necessari per la ristrutturazione. Ecco, per noi è prioritario capire cosa è accaduto poi nelle ultime settimane e cosa ha finito per compromettere un percorso che ci pareva serio e interessante. Ad oggi noi non abbiamo questi elementi, e la richiesta del Consiglio comunale nasce proprio per tale ragione. La prospettiva della vendita dei locali di Monte San Quirico al momento non ci convince: prima di tutto perché si tratta pur sempre dell'alienazione di un bene pubblico, che invece vorremmo restasse nelle piene disponibilità della Città; e poi perché è tutt'altro che detto che abbia un effettivo mercato (ed eventualmente, con quale destinazione d'uso?), e non finisca invece per diventare l'ennesimo contenitore destinato al deperimento. Casi del genere, come ben sappiamo, non sarebbero certo nuovi sul nostro territorio".

"Siamo disponibili a dare il nostro contributo per la risoluzione della questione, con la massima responsabilità e nell'esclusivo interesse della Città, dei lavoratori che rischiano il posto e degli utenti e delle loro famiglie – conclude Bianucci – Siamo al fianco dei sindacati, e sosteniamo a pieno le loro richieste, che ci paiono importanti ed urgenti".

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