"Abbiamo vinto la prima battaglia: il baluardo San Paolino non verrà dato in concessione ai privati che propongono di ristrutturare l'ex Manifattura. Lo ha annunciato ufficialmente la Fondazione Cassa, che ha affermato il ritiro della richiesta. Era una follia, un affronto alla storia della città e alle Mura. Grazie alle nostre pressioni un risultato incoraggiante, ma la strada per ottenere un progetto complessivo migliore (non con novanta appartamenti, con fondi commerciali e una manciata di nuovi posti auto come quello attualmente in ballo) è ancora lunga. Lunghissima. Siamo ancora lontani da una soluzione ottimale, chiara e vantaggiosa per la città".
Lo scrive sul suo profilo Facebook Remo Santini, ex candidato sindaco e primo firmatario del consiglio comunale straordinario in cui è stato fatto l'annuncio in merito al baluardo.
Secca la risposta del consigliere comunale di maggioranza Roberto Guidotti al post del capogruppo dell'opposizione: "Mentre in consiglio la fondazione e Coima ribadiscono quanto già detto nel precedente consiglio e cioè che questo è un progetto presentato da un privato che l'amministrazione stava valutando e sul quale non c'era ancora nessuna decisione in merito, il consigliere Santini su gli organi di stampa si prende i meriti e si fregia di medaglie e onori. Lo fa sul suo profilo Facebook (dopo essersi scagliato in un precedente consiglio contro l'assessore Mammini per aver postato a sua volta sul suo profilo Facebook, incoerenza pura) e di seguito sui giornali online. Ma di quali meriti si può fregiare un consigliere che in passato ha fatto di tutto affinché quell'area rimanesse un rudere a disposizione della città e in questi giorni ha contribuito affinché passassero messaggi sbagliati, offensivi e allusori. Santini scambia la politica e l'impegno amministrativo con le corse a cronometro: "Se lo dico per primo la gente crede che sia merito mio" e via a mandar post alla stampa e su Facebook... consigliere Santini, un po' più di serietà".