“Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti pubblici delle funzioni centrali rischia di rivelarsi un problema per i suddetti lavoratori: necessario dunque fare il punto su come sia stata siglata la pre-intesa di rinnovo, alla quale Funzione Pubblica Cgil e Uil Pubblica Amministrazione hanno deciso di non aderire”: così esordisce FP Cgil Lucca, alla vigilia dello sciopero di venerdì 29 novembre.
“Come categoria sindacale, abbiamo presentato al tavolo di confronto proposte ben precise per una giusta valorizzazione del personale: prorogare e rifinanziare le progressioni verticali, garantire l’attribuzione dei differenziali stipendiali a chi fa una progressione verticale senza benefici economici, superare i tetti di spesa per la contrattazione decentrata fermi al 2016, inserire nell’ambito della contrattazione integrativa i criteri per definire la riserva di posti delle progressioni verticali ordinarie al personale, finanziare i passaggi dall’area funzionari all’area delle elevate professionalità per il personale- prosegue il sindacato- Lo scorso 6 novembre, però, la pre-intesa per il rinnovo contrattuale è stata firmata nostro malgrado. L’accordo è infatti stato siglato dalla Cisl e dai sindacati autonomi, che assieme hanno raggiunto la maggioranza della rappresentatività, di fatto tagliando fuori dalla contrattazione Cgil e Uil. La pre-intesa da loro siglata ha così assunto caratteristiche inadeguate, ragion per cui le categorie di Cgil e Uil hanno rifiutato di firmarla”.
Ci sono diverse ragioni, si prosegue, per cui questo rinnovo rappresenterebbe un passo indietro per le condizioni dei lavoratori, a partire dal fatto che prevede un valore reale delle retribuzioni in rapporto all’inflazione più basso rispetto al rinnovo precedente, e troppo basso per fare fronte all’aumento del costo della vita. Inoltre, le proposte della FP Cgil riguardo a finanziamenti alternativi non sono state prese in considerazione, e ancora il nuovo contratto non tutelerebbe in egual modo tutti i lavoratori rispetto ad alcuni tipi di prestazioni accessorie.
“Per evitare di mal interpretare il volere dei lavoratori la FP Cgil sta chiedendo loro di compilare un questionario online dal proprio sito, per conoscere la loro opinione su questa ipotesi di rinnovo. Nel caso in cui i lavoratori confermassero la nostra impressione, e si dimostrassero contrari a questa formula, si tratterebbe della prima volta nella storia in cui la Cgil potrebbe non firmare il rinnovo di un CCNL, precludendosi così l’accesso ai futuri tavoli di trattativa, nonostante rappresenti un elevatissimo numero di lavoratori del settore”, chiarisce la Funzione Pubblica Cgil.
Si sta discutendo in questo momento anche del rinnovo del contratto collettivo nazionale delle sue funzioni locali; altro caso, questo, in cui non si sta trovando una formula che sappia accontentare sia le parti sociali che quelle istituzionali. “Anche in questa trattativa, le divergenze vertono non solo sul trattamento economico, inadeguato all’aumento del costo della vita, ma anche sulla garanzia dei diritti dei lavoratori riguardo alle progressioni carrieristiche e alla tutela legale- si conclude- La richiesta di rinnovi contrattuali veramente dignitosi per i lavoratori pubblici sarà quindi anche una delle ragioni che questo venerdì 29 novembre porteranno la Cgil tutta a scioperare e manifestare contro una politica sempre più sorda alle richieste dei cittadini e dei lavoratori”.