"Non vogliamo ne' possiamo entrare nel merito della vicenda giudiziaria, tantomeno essere trascinati (come opposizione in consiglio comunale) in quello che è e deve rimanere un procedimento nelle aule di tribunale". Lo sostiene in una nota il gruppo consiliare di SiAmoLucca in merito agli sviluppi del procedimento sulla caduta del bimbo francese dalle Mura, e dopo che gli avvocati della famiglia hanno auspicato il coinvolgimento della parte politica in questa vicenda.
"Abbiamo seguito e stiamo seguendo con attenzione l'evolversi dell'inchiesta della Procura - si legge in una nota -, ma riteniamo di non doverci sostituire alla magistratura, a cui spetta di valutare eventuali o meno responsabilità del Comune. Tuttavia il non voler entrare nel piano giuridico della vicenda, non ci esime da una valutazione complessiva sul presente e sul futuro del nostro monumento simbolo".
Il gruppo consiliare infatti allarga la discussione ad altri aspetti. "Se è vero che da secoli e secoli le Mura hanno mantenuto la loro struttura originaria - prosegue il gruppo consiliare - e quindi si sono tramandate le stesse regole per frequentarle in sicurezza, non abbiamo capito né condiviso la scelta dell'amministrazione Tambellini di transennare alcune aree, soltanto ora considerate a rischio. E vogliamo vederci chiaro anche sul progetto in base al quale, con due milioni di euro di finanziamento da parte del Ministero, il Comune vuole installare alcune ringhiere sulla cerchia urbana e alzare i parapetti".
"Ecco - conclude il gruppo consiliare - su questo vogliamo discutere e siamo pronti a batterci, affinché il nostro monumento simbolo non cambi aspetto per chissà quali paure. Insomma, la vicenda giudiziaria non ci compete, ma difendere la storia di Lucca sì: le Mura vanno valorizzate, non ingabbiate. Non vogliamo davvero vedere violata la loro identità".
SiAmoLucca: "No alle Mura ingabbiate. Ma su inchiesta non spetta a noi intervenire"
Scritto da Redazione
Politica
04 Gennaio 2020
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