Sono duemila, solo a Lucca, le bambine e i bambini e i giovani che studiano nelle scuole pubbliche, senza avere la cittadinanza italiana. Di questi, almeno la metà appartengono alla cosiddetta “seconda generazione”, cioè nati in Italia da genitori stranieri.
E’ questo il principale dato che è emerso nel corso dell’iniziativa “Siamo cittadine e cittadini italiani. Lo ius scholae può rappresentare un'opportunità, anche nel territorio della Lucchesia?”, che si è svolto ieri (martedì 17 settembre) alla Pecora Nera, e che ha visto coinvolto un vasto pubblico.
L’appuntamento era organizzato da “Dare un’anima alla sinistra” e “Progressisti in cammino”, e ha visto gli interventi di un parterre completamente al femminile: dell’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, della presidente dell’associazione Scuola e Libertà Donatella Buonriposi, dell’assessora del Comune di Capannori alle politiche educative e sociali Silvia Sarti, della garante del Comune di Lucca per l’infanzia e l’adolescenza Elena e di Clementine Pacmogda che è scrittrice, ricercatrice e attivista. Ad introdurre il dibattito, coordinato poi da Gianni Campioni, sono stati Daniele Bianucci e Lucia Micheli.
“Dalla discussione è emersa l’urgenza del tema – sottolineano gli organizzatori della serata – e crediamo che occorrano risposte per quei tanti bambini e per quelle tante bambine che siedono sui banchi delle scuole lucchesi, e che nonostante questo sono ancora stranieri. Lo Ius Scholae è un testo di riforma, che lega appunto l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un ciclo di studi: una prospettiva che pensiamo meriti di essere approfondita e sostenuta”.
"Dare un'anima alla sinistra" è un progetto che si presenta con l'obiettivo di "fare formazione politica, per il cambiamento e l'unità dell'area progressista". L'iniziativa nasce a seguito della presentazione dell'omonimo libro di Vannino Chiti: da lì è partita una serie di appuntamenti di approfondimento e studio, aperti a tutte e tutti, che si articolano come una vera e propria "scuola di formazione politica". La proposta è in rete con "Progressisti in cammino", un'associazione di fatto coordinata - a livello toscano - da Filippo Lombardi, e alla cui costruzione ha lavorato anche Chiti.
Per informazioni è possibile contattare il gruppo "Dare un'anima alla sinistra" inviando una mail a
“Sono duemila gli studenti nelle scuole lucchesi senza cittadinanza, la metà sono nati in Italia”. E allora?
Scritto da Redazione
Politica
18 Settembre 2024
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