Altro che sassolini: il primo cittadino di Lucca, Alessandro Tambellini, si è tolto veri e propri pietroni dalla scarpa nel corso del consiglio comunale che, nel pomeriggio, si è svolto in presenza presso Palazzo Santini a Lucca. D'altra parte il tema era centrale: si parlava di ex manifattura Tabacchi con, al centro di tutto, la proposta di progetto che la Fondazione, e Coima, hanno confezionato per le cittadine ed i cittadini lucchesi.
Tambellini se l'è presa un po' con tutti. Con i consiglieri di opposizione ma, più in generale, con chiunque avesse, nelle ultime settimane, mosso qualche critica, di qualsivoglia natura, al progetto. "Mi preme - ha iniziato il sindaco, ed il tono di voce, vibrante, ha fatto subito capire la linea di conduzione dell'intervento - dire alcune cose. Credo che finalmente si sia compresa la natura delle cose. Si parlava di sotterfugi, di lati nascosti. Noi ci siamo mossi in ragione di questo: chi ha fatto accesso agli atti ha avuto questa documentazione, documentazione che avrebbe dovuto essere limitata al consiglio comunale. Montale si sentiva sommerso dal bla bla dell'alta società. Noi abbiamo avuto questo, il bla bla dei prossimi candidati sindaci e delle candidate a sindaco".
"Il problema - ha proseguito Tambellini - non è il costruire, ma il mantenere. Il mantenimento gravava sul comune e, in tempi in cui dovevamo rifare scuole e strade, non era pensabile proseguire. C'è stato qualcuno dei ha fatto proposte? Abbiamo interamente rimodulato la parte della di nostra competenza alla manifattura. Si ricordano i consiglieri Buchignani e Martinelli cosa votarono per quell'area, non molto tempo fa? Qui stiamo ragionando di qualcosa approvato nel 2011 dalla precedente amministrazione, anno in cui non c'erano i presuntuosi mistificatori del centrosinistra, ma gli altri".
"Se qualcuno - ha poi sillabato il primo cittadino - ritiene che ci sia nascosto qualcosa, invito chi pensa questo, chi crede che qualcosa sia nascosto o mistificato, ad andare in procura: troverà chi li ascolta. Io ritengo chiarito il bla bla dell'alta società. Voglio però mettere in chiaro qualche altra considerazione: se tutto andrà bene, il cantiere lo riavremo a fine anno. Permettetemi: forse di alcune questioni, come la vendita delle mura, non si sarebbe discusso in consiglio comunale? Determinati atti mica sono fatti di giunta".
"Pensate - ha retoricamente chiesto il sindaco - che le fasi speculative non sarebbero saltate all'occhio? Sulla parte della manifattura sud, una persona della finanza mi manifestò il suo interesse, io risposi che ne ero felice, perché bisognava riportare in vita in quell'area. Dopo sette mesi di interlocuzione non se ne è fatto di niente. Eppure si era consapevoli del fatto che non bastava restaurare la parte del complesso: non potevamo tirare a nuovo una parte per una multinazionale e lasciare il resto nello stesso stato".
"E non si può - ha concluso Tambellini - ristrutturare la parte nord, lasciando il resto alle nuove generazioni. Quali nuove generazioni? La prima? La seconda? La nostra garanzia sulla città è la fondazione Cassa di risparmio. Io credo che, ragionevolmente, su questioni così significative, si deve tentare di andare avanti in tutti i modi. Siamo una città di novantamila abitanti e trovare chi vuole investire sulla nostra città mi sembra un ottimo risultato. Credo che non vi sarebbe un'altra occasione. E si ricordi: a settembre arriverà la crisi sociale, successivamente, la crisi finanziaria. Sono temi da tenere ben presenti. Per concludere: noi siamo interessati al vostro progetto. Un progetto che deve guardare al futuro. Siamo, da parte nostra, ben propensi a decidere".
Foto Alcide