Il bisogno di unità e di cambiamento a sinistra è la lezione che emerge dai risultati delle elezioni a europarlamento, Francia e Regno Unito: positivi in termini numerici, e che richiedono al contempo di accettare le sfide di un maggiore radicamento sociale delle forze progressiste e di una profonda messa in discussione dei linguaggi e delle politiche fino ad oggi adottate dalla sinistra.
È, questo, in estrema sintesi il messaggio che è emerso stamani (sabato 20 luglio) dall'iniziativa pubblica "Cosa succede in Europa", organizzato dai gruppi "Dare un'anima alla sinistra" e "Progressisti in cammino". E davvero tante persone hanno voluto partecipare e contribuire al confronto, che è stato animato da Antonio Floridia, che a lungo a gestito i "Quaderni elettorali" della Regione Toscana; da Giovanni Vitali, docente di storia culturale e digital humanities dell'Université de Versailles Saint Quentin en Yvelines - Université Paris-Saclay; e da Simon Sarlin, docente di storia moderna e contemporanea, Université Paris Nanterre. Ad introdurre la discussione è stato Daniele Bianucci; a coordinare il dibattito è stato Massimo Cellai.
"Dare un'anima alla sinistra" è un progetto che si presenta con l'obiettivo di "fare formazione politica, per il cambiamento e l'unità dell'area progressista". L'iniziativa nasce a seguito della presentazione dell'omonimo libro di Vannino Chiti: da lì è partita una serie di appuntamenti di approfondimento e studio, aperti a tutte e tutti, che si articolano come una vera e propria "scuola di formazione politica". La proposta è in rete con "Progressisti in cammino", un'associazione di fatto coordinata - a livello toscano - da Filippo Lombardi, e alla cui costruzione ha lavorato anche Chiti.
Per informazioni è possibile contattare il gruppo "Dare un'anima alla sinistra" inviando una mail a