Antonio Vezzosi è stato Consigliere Comunale di Vivere Lucca (1994/1998), membro della Commissione di Gestione del Teatro del Giglio e segretario organizzativo del Partito Democratico (2008):
Si rincorrono, sempre più insistenti le voci di una prossima nomina di Francesco Raspini a Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Lucca, Marcello Pierucci. Questa nomina porrebbe probabilmente fine, alla carriera politica del candidato sindaco Raspini, risultato poi a sorpresa sconfitto nel 2022 ed oggi a capo dell’opposizione in Consiglio Comunale.
Non tanto per incompatibilità tra i due incarichi - che credo non esista - quanto piuttosto per il fatto che il ruolo istituzionale di Capo di Gabinetto, imporrebbe di fatto a Raspini le dimissioni nel breve/medio periodo.
Si concluderebbe così definitivamente la parabola Raspiniana, con il suo comandante che abbandona una nave condotta principalmente da lui stesso alla sconfitta elettorale, con scelte politiche inopportune od ancor peggio sbagliate e lasciando oggi in consiglio comunale, eletti nella lista che porta il suo nome, al loro triste destino.
E sullo sbaraglio della nave, direi c’è poco da dire. Basta vedere il comportamento ed il modo in cui i singoli consiglieri di centrosinistra, hanno votato l’approvazione definitiva del Piano Operativo. Dilettanti allo sbaraglio.
Se tutto quanto sopra descritto, dovesse realmente accadere, significherebbe che il centrosinistra lucchese, ha raggiunto i suoi livelli più bassi di sempre. Significherebbe aver totalmente perso di vista il senso dell’agire politico ed il senso della responsabilità politica nei confronti dei cittadini, della comunità tutta, che solo pochi mesi prima si intendeva rappresentare.
Direi, che un’operazione del genere, oltretutto, spalancherebbe definitivamente le porte all’ingresso di una giunta di centro destra anche in Regione Toscana. La gente è stufa di questi giochini di potere, non li sopporta più. I rappresentanti politici dei partiti di centrosinistra -oggi silenti -è giusto che lo sappiano e che se ne assumano piena responsabilità.
O prendono le distanze da una simile operazione o ne diventano artefici e complici.