Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa replica del consigliere comunale Alfarano all'articolo di chiamata in causa sul caffè Di Simo apparso questa mattina nella medesima rubrica 'Lettere alla gazzetta':
Egr. sig. Carnicelli,
Non ho il piacere di conoscerla, altrimenti queste parole gliele avrei dette di persona. Ci tengo a risponderle; personalmente possiedo il senso del ridicolo ed in consiglio comunale "ci sono" e "ci" faccio quello che con il loro voto 446 cittadini lucchesi mi hanno richiesto, ovvero rappresentare le loro istanze.
Come lei ricorda io sono stato eletto solamente tre mesi fa, con pieno mandato per svolgere il mio compito di controllo sull'operato politico amministrativo della Giunta comunale. Il mantra dei dieci anni di amministrazione passata, di conseguenza, con me non può funzionare. L'operato della stessa, pertanto, che sia da lei giudicato positivo o negativo, non mi è addebitabile.
In secundis, mi preme sottolineare che, come tutti i consiglieri, al di là della stima che nutro per loro, non rispondo ai miei colleghi del PD (con cui sì, mi confronto), ma ai cittadini lucchesi.
Da ultimo, nel merito della questione, un'interrogazione non è una critica, ben lungi da me farla dopo così poco tempo, ma una richiesta di informazioni, anche volte ad avviare una collaborazione. Spero proprio che il Sindaco e gli Assessori competenti non vogliano rispondere all'interrogazione come suggerisce lei (dato che, sempre a suo dire, l'amministrazione precedente non è stata in grado di risolvere la questione del Di Simo). Si tratta di una ripicca o del pensare al bene della nostra città?
Cordiali saluti, la aspetto per un caffè quando vuole.