In merito della segnalazione del disservizio capitato lungo la Linea LAM Rossa in partenza alle 07,25 da Chiasso, Autolinee Toscane si scusa col genitore della studentessa per il disagio, ma precisa che rispetto all’anno scorso le corse bis aggiuntive non vi sono più perché sono state tolte le limitazioni di capienza ai bus del TPL che erano in vigore nel passato e che ora sono tornate al 100 per cento:
Sono rimaste, e fino al 30 settembre 2022, solo alcune misure che erano sopravvissute ai vari decreti che si sono via via succeduti, tra queste ad esempio l’obbligo di indossare la mascherina a bordo dei bus del Tpl.
Per quanto riguarda invece le capienze ridotte a bordo dei bus e quindi la predisposizione di bus aggiuntivi lungo le linee nelle ore più calde, queste predisposizioni non vi sono più, tanto che il Governo nazionale non ha rifinanziato i fondi necessari a tale scopo.
Per quanto riguarda la situazione specifica della LAM Rossa AT ci tiene a sottolineare di aver già preso in carico la segnalazione dell’utente (che gli è stata immediatamente sollecitata anche dall’Amministrazione Comunale di Lucca), e che sta predisponendo le azioni necessarie ad affrontare la questione. Tuttavia, AT non può evitare di non ricordare come, purtroppo, in questo caso pesi sulla gestione complessiva del servizio la anzianità e l’efficienza del parco mezzi ereditato dai precedenti gestori.
Basti pensare che a Lucca su 293 bus ereditati, 152 avevano più di 15 anni di età e 57 fra i 9 e i 15 anni, 74 bus fra i 4 e gli 8 anni e solo 10 hanno meno di 3 anni di anzianità di servizio. La media europea, ad esempio, è di 6 anni. Gli effetti di questa situazione sono evidenti, non a caso AT ha anticipato al 2022 gli investimenti previsti per rinnovare il parco mezzi (oltre 40 milioni per 200 nuovi bus entro i primi mesi del 2023), ed anche a Lucca sono arrivati i primi nuovi bus: 10 urbani e 6 extraurbani. Si tratta, ovviamente, di un processo che richiede tempo e che non è facilitato da questo momento di crisi internazionale che sta pesando anche sulle disponibilità dei costruttori di autobus che riforniscono con sempre maggiore lentezza gli acquirenti dei mezzi ordinati.