Sono sempre di più le famiglie italiane che decidono di installare pannelli fotovoltaici con cui procurarsi in maniera più rispettosa dell’ambiente e più economica l’energia elettrica necessaria per tutte le attività che si svolgono comunemente in casa. Sempre più diffuse oggi sono anche le batterie di accumulo per fotovoltaico che, in breve, consentono di conservare l’energia prodotta dal proprio impianto e sfruttarla in un momento successivo: scopriamo meglio come funzionano, che vantaggi hanno e come sceglierle.
Cosa sono e come funzionano le batterie di accumulo per fotovoltaico
I pannelli fotovoltaici tradizionali durante il giorno trasformano la luce del sole in energia che può essere utilizzata, in casa, per alimentare elettrodomestici e ogni altro impianto o dispositivo elettrico. Se l’impianto fotovoltaico non è provvisto di un accumulatore, l’eventuale energia in più rispetto al fabbisogno energetico dell’edificio prodotta durante il giorno viene riversata nel sistema elettrico nazionale e rimborsata in bolletta. Pannelli solari con batterie di accumulo come quelli di Soly consentono, invece, letteralmente di conservare in autonomia tale energia in esubero per sfruttarla al bisogno: tipicamente durante la notte quando l’impianto fotovoltaico non ne produce o durante l’inverno quando ne produce meno.
Pannelli solari con accumulatori: i vantaggi
Un primo vantaggio, facile da indovinare, delle batterie di accumulo per i pannelli fotovoltaici è dunque che aiutano a raggiungere l’autonomia energetica e, cioè, a rendersi indipendenti dai fornitori commerciali di energia. Si tratta di un vantaggio non da poco considerato che la fine del mercato tutelato dell’energia ha reso difficile trovare offerte luce e gas davvero convenienti. Chi sceglie il fotovoltaico è spesso spinto del resto, oltre che dalla volontà di fare una scelta più amica dell’ambiente, anche da quella di risparmiare: negli ultimi tre anni il costo dell’energia è continuato a crescere, infatti, e optare per fonti rinnovabili e da cui si può ottenere energia autoprodotta sembra essere la soluzione che permette di risparmiare di più sulle bollette (almeno il 50%, secondo delle stime di settore). Se i propri pannelli sono dotati di accumulatore, si risparmia insomma perché – semplificando – non si deve acquistare energia da fornitori terzi neanche in quei momenti in cui l’impianto fotovoltaico non produce effettivamente energia per l’autoconsumo. Quest’ultimo aspetto è uno dei vantaggi delle batterie per i pannelli fotovoltaici che si dovrebbe considerare soprattutto nel caso di edifici che per ragioni geografiche o logistiche non riescono a essere serviti dalla rete elettrica nazionale: un impianto fotovoltaico con accumulatore finisce per essere in questo caso una delle poche soluzioni idonee per procurarsi energia.
Come scegliere impianti e batterie di accumulo per il fotovoltaico domestico
Naturalmente l’installazione di un accumulatore ha un costo che va considerato quando si calcola la spesa da sostenere per realizzare un impianto fotovoltaico domestico. Andrebbe tenuto conto, però, che proprio per favorire la transizione ecologica in Italia sono previsti sgravi e incentivi per chi opta per questo tipo di impianti casalinghi. A seconda del fabbisogno energetico della propria abitazione, per altro, si possono scegliere batterie per pannelli solari con caratteristiche diverse e questo fa variare considerevolmente i costi. In generale, oltre alla tipologia e oggi esistono batterie per fotovoltaico al piombo, al litio, al nichel cadmio, eccetera, va considerata almeno la capacità di accumulo che indica, appunto, quanta energia è in grado di accumulare la batteria del pannello solare.