Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo richiesta di rettifica inviataci da parte del consigliere comunale Daniele Bianucci a proposito di un articolo apparso questa mattina:
Pregiatissimo direttore Dott. Grandi,
mi hanno inoltrato l'articolo della testata da Lei diretta, a Sua firma, dal titolo "Da Tambellini e Bianucci 7 mila euro al Lucca Blues Festival che prende a pesci in faccia Mario Pardini e la sua giunta".
Nonostante conosca ed apprezzi – come molti lucchesi, ad onor del vero – la qualità culturale della rassegna musicale che Lei cita, devo dire che sono rimasto particolarmente stupito da tale titolazione; perché, come credo Lei sappia, non solo non ho mai avuto l’onore di far parte della giunta guidata da Alessandro Tambellini, ma neppure mi sono mai occupato né mai sono stato coinvolto, ad alcun titolo, in merito ai contributi elargiti per gli eventi culturali.
Sono sicuro che, da cronista attento quale è, saprà ben rettificare.
Personalmente la cosa che più mi colpisce da quanto apprendo dal Suo articolo è che quindi una realtà culturale rinunci ad un finanziamento
significativo, pur di operare in una realtà diversa rispetto a quella di Lucca.
In merito infine alle ragioni per le quali Lei mi cita, ammetto che esse naturalmente restano motivo per pormi alcune domande. Ma forse –
ed è solo un’impressione - il primo ad interrogarsi a proposito dovrebbe essere proprio Lei.
Risponde Aldo Grandi:
Caro Bianucci, sappiamo bene che lei non era assessore nella giunta Tambellini, ma consigliere con delega per le politiche giovanili sì quindi non vedo dove sia il problema se ipotizziamo che abbia avuto un qualche ruolo nel promuovere o nel far riconoscere a determinate attività un contributo o meno. La realtà culturale di cui lei parla - ma l'ha letto il post? Sembra frutto di studenti politicizzati di un qualsiasi istituto superiore - non rinuncia ad alcunché perché siamo sicuri che l'attuale giunta avrebbe accuratamente evitato di continuare a gettare via denaro pubblico per alimentare simili realtà che di culturale hanno ben poco. Ci par di capire che anche lei considera questa amministrazione impregnata di omofobia, razzismo e fascismo dal momento che giustifica la presa di posizione di questi musicisti. E' ovvio che possono andare dove vogliono, il fatto è la ragione per cui lo fanno.
Comunque sia di una cosa siamo certi: 8 mila euro gettati nel cesso da Comune e Fondazione Carilucca parlano da soli.
Replica Di Daniele Bianucci:
Caro direttore,
mi riferisco alla Sua risposta alla mia precedente nota.
Sono solito esprimere con schiettezza la mia opinione: sia per carattere, sia per rispetto ai cittadini che mi hanno eletto a rappresentarli in Consiglio comunale.
Questo per dire: non vedo la necessità Lei provi a mettermi in bocca giudizi sull’attuale amministrazione comunale, perché sarà mia cura - oltre che, permetta, mia libertà - esprimerli nei modi, nei tempi e nelle forme che riterrò più vicini alla mia sensibilità.
E non voglio certo insegnarLe il mestiere, visto che per età e professionalità sono semmai io a dovere imparare da Lei: però ammetto che trovo singolare che si “ipotizzino” fatti, piuttosto che verificarli, prima di raccontarli pubblicamente.
Infatti, se avesse compiuto solo una piccola verifica, si sarebbe facilmente accorto che le sue ipotesi non corrispondono alla verità.
Così come mi spiace vedere che una evidente fake news rimanga, anche dopo il mio chiarimento, nel titolo sia della sua testata, sia della sua pagina facebook.
Proprio per questo sono invece molto grato ai miei genitori che mi hanno insegnato, fin da piccolo, che quando è il caso non c’è nulla di male a dire “scusate, mi sono sbagliato”; ma che anzi, a volte, una frase del genere è anche segno di dignità e coraggio.
Ma capisco che questa sia anche una questione di stile.
Con ancora più cordialità.