Il marketing aziendale si è sempre posto un quesito: meglio puntare sui nuovi clienti, oppure fidelizzare quelli già esistenti? Secondo le ricerche, i consumatori già acquisiti spendono il 33 per cento in più di quelli nuovi, ma è anche vero che la vasta concorrenza di mercati e servizi, soprattutto online, spinge le imprese a voler ampliare il proprio parco consumatori, facendosi conoscere e magari cercando di “strappare clienti” ai diretti competitor.
Ne consegue, dunque, che parte degli investimenti aziendali vengono destinati allo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche al posizionamento dei siti web, alle inserzioni pubblicitarie sui vari canali - fisici e digitali -, alle sponsorizzazioni, al social content.
Le risorse d’impresa, però, sono impiegate anche in formule promozionali indirizzate proprio ai futuri clienti, per incentivarli ad acquistare dal proprio marketplace o sito, come anche a sottoscrivere un certo servizio.
In poche parole, viene offerto un vantaggio o un beneficio a coloro che sceglieranno di eseguire una determinata azione, ad esempio compilare una form con i propri dati, iscriversi a una newsletter aziendale, effettuare una prova gratuita.
A seconda del settore, i vantaggi per i nuovi clienti cambiano, pur avendo, alla base, la medesima finalità: invitare quante più persone a concludere acquisti e transazioni, anche non nell’immediato.
Quando il benvenuto… è un bonus
Un tipo di benefit che si concede spesso ai nuovi utenti è quello del bonus. Questa parola, di origine latina, significa l’attribuzione di un qualcosa “in più” rispetto alla regola. Se nel marketing tradizionale il bonus si concretizza in formule come il “3x2” o il “prendi 2, paghi uno”, il commercio elettronico prevede altri tipi di contenuto.
Un esempio è quando si sceglie di attivare una carta prepagata a distanza, e viene erogato come fondo di partenza un credito di base, che risulta conveniente rispetto ad altre proposte direttamente similari.
Un bonus può essere però anche un contenuto extra, oppure un gadget riservato solo alla nuova clientela.
Tra tutti gli operatori del web, quelli di servizi sono i più propensi a questo genere di strategia: le piattaforme di casinò a distanza ne sono l’esempio più eclatante. I bonus benvenuto casinò, in questo specifico settore, rappresentano delle tecniche di marketing tipiche, e consistono in crediti extra sui depositi che vengono effettuati dagli utenti, calcolati in percentuale. Poiché l’offerta delle piattaforme di gioco online è abbastanza uniforme, i bonus possono fare la differenza e particolarmente ricercati sono quelli cosiddetti “senza deposito”. Questi ultimi si configurano come tipologia di bonus “gratuita”, in quanto i crediti sbloccati vengono utilizzati per provare la piattaforma e i giochi, ma non sono immediatamente prelevabili.
Il vantaggio per i nuovi registrati - che intanto avranno lasciato i propri dati - è dunque quello di poter effettuare un vero e proprio test gratis del palinsesto e del portale, con la facoltà di decidere se poi aprire o meno un conto di gioco.
In questo i bonus somigliano molto alle video lezioni di prova, o alle versioni demo dei videogiochi, ma anche alle forme base di servizi “freemium” come Spotify, Youtube, e altri.
Tornando ai bonus, in riferimento ai servizi, gli esempi possono essere vari e di diverso genere, ma un altro piuttosto calzante è quello dei minuti aggiuntivi o dei giga in più che vengono rilasciati ai nuovi utenti di un piano tariffario di telefonia fissa o mobile. A parità di servizio, i consumatori saranno con molta probabilità orientati verso la soluzione più economica o vantaggiosa.
Dalle welcome mail ai coupon
Perché una promozione possa raggiungere il target di riferimento, si utilizzano vari canali. Le sponsorizzate geolocalizzate ne sono un esempio, ma è soprattutto la mail di benvenuto ad essere centrale nella strategia di marketing innovativo d’impresa.
Le mail possono essere inviate da un database, che il più delle volte si costruisce “sul campo”.
Come?
Ad esempio invitando il visitatore di un sito o di un marketplace a iscriversi alla newsletter, con la promessa di un codice sconto o di un coupon da utilizzare nell’immediato, che può includere anche le spese di spedizione gratis.
La mail di benvenuto che ne seguirà, con molta probabilità conterrà anch’essa dei link promozionali mirati alle esigenze e ai gusti del nuovo utente, sulla base della profilazione, delle ricerche e delle preferenze dichiarate: si pensi ai pacchetti delle tv on demand, incentrati sulle esigenze dei membri della famiglia.
Ormai l’e-mail marketing è diffusissimo tra le aziende, che affinano le tecniche di contatto con contenuti e offerte personalizzate: basta pensare che ormai, quando si apre una di queste lettere, si viene subito chiamati per nome, in maniera quasi confidenziale.
Anche se alla base c’è il marketing, si tratta di un approccio piacevole, destinato a generare un primo approccio positivo verso l’azienda: se poi si può riscuotere un coupon o un voucher, tanto meglio.
Il sampling, ovvero i campioni omaggio
Ultimo ma non meno importante tra i benefici ai nuovi clienti, c’è il cosiddetto “sampling”, ovvero la pratica dei campioni omaggio inviati a mo’ di tester a coloro che lasciano i propri recapiti. Dalle aziende che vendono cosmetici a quelle di prodotti per la casa, passando per i generi alimentari a lunga conservazione o ai cibi per animali, investire le proprie risorse per far assaggiare un campione di prodotto a chi si dimostra interessato può rivelarsi una tattica vincente. Prima di tutto i consumatori si sentiranno già coccolati, impareranno a conoscere il prodotto, e si vedranno ben disposti verso la marca o il brand. In secondo luogo, i dati personali, trattati in modo adeguato, sono una preziosa risorsa, utilissima a conoscere la platea dei consumatori, la loro età, la loro provenienza, le preferenze. Il tutto sempre ai fini di marketing, e come investimento per la costruzione di un rapporto duraturo, fatto di lealtà.