Nel mondo del welfare aziende i buoni pasto sono tra gli strumenti più apprezzati dai dipendenti, ma anche dalle stesse aziende.
I dipendenti non devono accontentarsi necessariamente di quello che offre la mensa aziendale, che spesso non incontra i loro gusti culinari, ma possono recarsi in bar, ristoranti o locali che accettano i ticket, affidarsi a servizi di delivery food per farsi spedire il pranzo direttamente a casa o sul posto di lavoro o ancora fare la spesa al supermercato e prepararsi il pasto da casa. Le stesse aziende possono ridurre i costi legati alla mensa aziendale e, migliorando la work life balance dei collaboratori, ne stimolano anche la produttività.
Ci sono però anche altri attori che beneficiano dei buoni pasto: gli esercenti. Per queste figure ci sono tanti ottimi motivi per accettare i buoni pasto, che sono di natura economica, d'immagine e di marketing.
Bisogna considerare che i buoni pasto sono sempre più diffusi nelle più disparate attività, dalle piccole realtà locali fino alle grandi aziende e alle multinazionali; quindi, potenzialmente il target di clienti è estremamente ampio e variegato.
Come dimostra un'indagine del 2022, il 45% delle persone ha dichiarato che usa tutti i buoni pasto a disposizione già prima della fine del mese, mentre un cospicuo 89% ha detto che sceglie un ristorante in base al fatto che accetti o meno questi benefit.
Chi ha un'attività di ristorazione trarrebbe quindi numerosi vantaggi se accetta i buoni pasto, poiché può fidelizzare i clienti già acquisiti e allo stesso tempo acquisirne di nuovi, aumentando in modo significativo il giro d'affari.
Inoltre, viene aumentata la visibilità che, in un mercato così saturo e competitivo come quello di oggi, ricopre un ruolo di grande importanza. Alla visibilità si affianca il passaparola che, pur essendo una forma di pubblicità dal fascino vintage, è ancora estremamente efficace e soprattutto gratuita.
Basti pensare al vantaggio che può trarre un ristorante se un cliente fisso ne parla bene all'interno della sua azienda, dove magari ci sono 50 o 60 dipendenti.
In questo modo l'attività ristorativa si crea una base solida e fidelizzata di clienti, che a loro volta diventano vettori di pubblicità itineranti.
Per accettare i ticket bisogna avviare la collaborazione con l'azienda partner, con la quale stipulare accordi. Esistono due tipologie di ticket: cartacei ed elettronici.
In genere i ticket cartacei sono dotati di un QR code da leggere facilmente con strumenti appositi, evitando così rischi di contraffazione e di smarrimento.
In alternativa ci sono i buoni pasto elettronici, ancora più facili da gestire e più pratici, dove solitamente il datore di lavoro carica i voucher. Gli esercenti all'occorrenza possono usare i loro smartphone per leggere e accettare i buoni in cassa tramite l'app.
Una soluzione win-win che conviene davvero a tutti: aziende, dipendenti ed esercenti.