La situazione economica corrente ha portato molti italiani a trovarsi con una certa scarsità di fondi. Non stiamo necessariamente parlando dei fondi necessari per organizzare le vacanze o altre tipologie di attività che potremmo definire superflue. Purtroppo per molti italiani la questione è più pesante e riguarda l’impossibilità di saldare i conti nel corso della settimana, come ad esempio per andare dal dentista o acquistare una nuova automobile. Fortunatamente alcune banche già oggi offrono interessanti prestiti personali, a tassi agevolati.
Scegliere un buon prestito
Osservando varie proposte di prestito non è facile subito comprendere quali siano le più vantaggiose. Soprattutto non è così semplice quanto si crede calcolare la rata del prestito. Anche perché il TAN, Tasso Annuo Nominale, va ricalcolato più volte durante il periodo di ammortamento, considerando il capitale residuo ancora da restituire. Fortunatamente se ne hai la necessità, calcola la rata del prestito utilizzando gli strumenti disponibili online. In questo modo hai sin dal primo istante una chiara idea di quanto dovrai pagare ogni mese, considerando la cifra richiesta in prestito e la durata del periodo di ammortamento.
Prestiti personali: scegliere quello giusto
I vantaggi correlati ai prestiti a tasso fisso sono prevalentemente quelli che riguardano il fatto che non si tratta di un prestito finalizzato. In sostanza puoi richiedere un finanziamento senza fornire alcuna motivazione di spesa. Sono solitamente i prestiti preferiti da chi desidera avere a disposizione della liquidità, da conservare sul proprio conto corrente, e da spendere nel corso dei mesi o degli anni. Oggi internet ci dà la possibilità di ottenere ampie informazioni su questo genere di prestiti direttamente online, sui siti dei singoli istituti di credito. Sono indicati i massimali che è possibile richiedere, ma anche la durata del periodo per cui si dovranno pagare le rate e la percentuale di interessi. Sono in pratica la cifra che la banca ci chiede come pagamento del prestito stesso. Solo alcune banche offrono anche strumenti per il calcolo della rata del prestito, particolarmente preziosi per confrontare tra di loro due differenti offerte.
Il tasso: fisso o variabile
Solitamente quando si valutano le condizioni di un prestito si tende a focalizzarsi molto sul tasso. Il tasso fisso rimane uguale per l’intero periodo di ammortamento; il tasso variabile invece varia periodicamente, seguendo gli indicatori economici a livello europeo. La convenienza dell’uno o dell’altro tasso sono opinabili; solitamente si tende a preferire il tasso fisso per periodi di ammortamento molto lunghi, durante i quali gli eventi incresciosi potrebbero essere di vario genere ed entità. Oppure lo si predilige in periodi di grande incertezza economica, per il singolo o anche per la situazione nazionale e internazionale. È importante però anche valutare altri parametri e servizi disponibili. Il TAEG, ad esempio, è un tasso che considera non solo l’effettivo tasso di interesse, ma anche le spese da sostenere per l’apertura della linea di credito e per i pagamenti. Ci sono poi offerte che prevedono la possibilità di modificare l’ammontare di una rata, o addirittura di posticipare il pagamento di un intero mese.
I documenti necessari
Dopo aver considerato le condizioni di un prestito e averne calcolato la rata, sei pronto per richiedere il finanziamento a un istituto di credito. Non dimenticare che sarà necessario avere a disposizione alcuni documenti, oltre ovviamente alla carta di identità (o altro documento equipollente) e al codice fiscale. Stiamo parlando dei documenti che dimostrano il possesso di un’entrata periodica. Per i lavoratori dipendenti si tratta delle buste paga, solitamente le ultime due sono più che sufficienti. Se sei un pensionato basta il modello unico, o un documento che dichiara l’ammontare della pensione. Il modello unico è necessario anche per il lavoratori autonomi.