Gli esperti della Gambling Commission del Regno Unito hanno posto l’accento sul fatto che il gioco online attraverso lo smartphone è una consuetudine che coinvolge un numero di giovani sempre più elevato: una tendenza che si può contrastare nella possibilità di avere a che fare problemi di dipendenza. La maggior parte dei ragazzi si avvicina al settore delle scommesse per distrarsi dalla routine o per trovare una forma di intrattenimento. Tuttavia con il trascorrere del tempo può accadere che quella che inizia come un’attività esclusivamente ludica si trasforma finendo per assumere un carattere negativo.
I millennials e il gioco d’azzardo
Con gli smartphone e la navigazione in mobilità, avere la possibilità di scommettere è molto più frequente rispetto a quel che accadeva in passato: lo sanno bene i millennials. Tra di loro, in alcuni casi non si rilevano effetti negativi, specialmente nell’eventualità in cui ci si dedichi a questa attività in modo sporadico; in altre circostanze, però, si concretizzano problemi di dipendenza piuttosto seri, che possono sfociare in conseguenze di carattere economico e sociale. Insomma, il gioco iniziale lascia il posto ai debiti e a una condizione di isolamento.
I dati forniti dalla UK Gambling Commission
Secondo la Gambling Commission del Regno Unito, il gioco d’azzardo online interessa sempre di più i ragazzi tra i 25 e i 34 anni di età: ad aumentare è la frequenza di gioco, che per altro cresce con il trascorrere degli anni. In questo range di età rientrano scommettitori online che non si limitano ad aprire un account solo, ma ne hanno più di uno, fino a un massimo di cinque. Ci sono, inoltre, i giocatori che per scommettere o usufruire dei casino online usano lo smartphone e quelli che si cimentano in tali attività non meno di 4 volte alla settimana.
L’allarme in Gran Bretagna
In Gran Bretagna le regole che disciplinano il settore del gioco vengono ritenute da molti non in grado di contrastare i problemi che potrebbero caratterizzare questa era digitale. Nel nostro Paese è già stato sancito il divieto di fare pubblicità sia sui media digitali che sui media terrestri, ma è Oltremanica che l’emergenza sembra più urgente. Il problema dei millennials, secondo ciò che indicano le ricerche in questo ambito, è che nello svolgimento delle incombenze quotidiane tradizionali sono in grado di mantenere la propria razionalità, ma poi si fanno prendere dalla disperazione e dall’angoscia nel momento in cui arriva l’occasione di scommettere.
Le scommesse sugli sport professionistici
Il problema va individuato nel fatto che le scommesse quasi sempre riguardano gli sport professionistici, mentre i millennials sono cresciuti a suon di videogame: ciò favorisce le possibilità di correre rischi concreti. In Gran Bretagna la Gambling Commission ha preso in esame l’opportunità di bloccare i conti di gioco dei soggetti problematici attraverso una normale richiesta. Tuttavia, anche nel caso in cui a un giocatore patologico venga impedito di accedere a un sito che permette di scommettere o di giocare d’azzardo, a costui basta iscriversi su un altro sito e ricominciare da capo. Ciò non può avvenire in Italia, invece, dove i casinò online AAMS applicano il principio di autoesclusione per effetto del quale dopo il ban non è possibile registrarsi di nuovo.
Le applicazioni mobili
Le applicazioni mobili e online disponibili in misura sempre più elevata di sicuro agevolano il crescente trend verso le scommesse. Per la registrazione a una piattaforma di gioco, per altro, è sufficiente avere a disposizione un indirizzo di posta elettronica e una carta di credito. Ecco perché scommettere può diventare facilmente un’abitudine costante.