Gentile direttore,
La tardiva risposta ad un'interrogazione nella seduta del consiglio comunale di lunedì, a firma dei consiglieri Raspini e Mammini, ha riportato in evidenza di cronaca un fatto inconsistente, di esclusiva valenza strumentale, già ampiamente chiarito in agosto. Le invio pertanto l'informazione esatta dei fatti con richiesta di integrale pubblicazione, affinché i lettori siano correttamente informati.
1. Non risponde al vero il fatto che io abbia negato di aver svolto un incarico di redazione delle osservazioni sulla Villa di Forci, come ebbi modo di specificare dettagliatamente nei comunicati trasmessi nove mesi fa.
2. Di fatto nel gennaio 2022 ho svolto l'incarico per conto della proprietà di redazione delle osservazioni al Piano Operativo inerenti la Villa di Forci, ma quell'incarico era limitato a tale compito e si è concluso nel febbraio 2022, con emissione della relativa fattura.
3. L'incarico per la redazione e lo sviluppo del progetto architettonico della Villa di Forci è stato affidato, invece, ad un altro studio professionale: sarà dunque quest'ultimo studio ad usufruire delle conseguenze di un eventuale accoglimento o bocciatura delle osservazioni al piano operativo, che a suo tempo io ho redatto con incarico professionale concluso.
4. In qualità di consigliere delegato al Piano Operativo posso svolgere normale attività professionale nel comune di Lucca, con l'unico limite di non partecipare a riunioni o decisioni inerenti mie pratiche edilizie.
5. Per non dare adito a strumentalizzazioni, ho deciso comunque, di non assumere incarichi professionali di tipo urbanistico nel comune di Lucca, che abbiano attinenza con il piano operativo "in itinere", durante il periodo di espletamento della delega affidatami dal sindaco.
6. L'accusa di conflitto d'interesse imporrebbe a chi la muove di dar prova dell'esistenza di esso. Agitare l'esistenza di un conflitto di cui non si riesce a dar prova, perché inesistente, e dunque utilizzare consapevolmente questo argomento al solo scopo di screditare un avversario, costituisce un agire politico miope ed oltremodo scorretto.
Non meraviglia, ma dispiace.