L’interesse nei confronti dell’iguana, come animale domestico, è crescente in molti contesti familiari. Il fascino che questa lucertola esercita su molte persone giustifica la voglia di accoglierlo nella propria abitazione; molto importante, tuttavia, risulta seguire alcune regole, per garantire a questo rettile una vita di qualità, in salute e che sia il più possibile conforme con la sua natura.
Le principali caratteristiche dell’iguana
Per assicurare all’iguana tutto ciò di cui ha bisogno, al di fuori del suo ambiente di origine, è indispensabile conoscerne la natura e le abitudini. Innanzitutto, l’iguana appartiene alla famiglia dei sauri, come le lucertole, nonché all’ordine dei rettili squamati. Il luogo di origine dell’iguana è l’America centrale e meridionale, con particolare riferimento al Messico, scendendo, poi, il Brasile. Non è raro trovare gli iguana anche in contesti marini, sopratutto nelle isole Fiji, Galapagos e Madagascar, in cui talune specie sarebbero a rischio di estinzione. Le iguane che nascono e crescono negli ambienti marini sviluppano speciali ghiandole poste sotto la cute che hanno la funzione di espellere il sale.
Nel complesso, l’aspetto estetico dell’iguana è affascinante per molti, grazie al colore verde brillante delle squame, insieme alla corporatura piuttosto tozza e alle movenze davvero particolari. In un primo momento la conformazione della struttura del corpo potrebbe apparire tozza e poco agile; in realtà, l’iguana è un rettile molto veloce e, in molti casi, temerario, un abile nuotatore in grado di buttarsi da altezze da brivido. La coda, lunga e piuttosto sproporzionata rispetto al resto del corpo, è potentissima e funge da arma da difesa nei confronti dei predatori, dai quali, all’occorrenza, l’iguana si difende mediante il distacco della parte terminale, al pari della lucertola. I denti dell’iguana sono affilatissimi e incorporati in una mascella robusta e in grado di serrare con grande potenza. Per quanto riguarda le squame che ricoprono
interamente l’iguana, il colore generalmente di un verde brillante sulla pancia, ma che, sul dorso, tende verso tonalità più spente, associate al marrone e ai colori delle piante circostanti. La superficie del corpo dell’iguana è crespata, ricca di protuberanze, squame e rigonfiamenti, tipici di questo rettile e che lo contraddistinguono, insieme alle dimensioni, le quali raggiungono anche 2 metri. In media, l’iguana adulta non supera i 5 kg di peso, e la sua dieta prevede sopratutto frutti, fiori. E foglie: ecco perché il loro ambiente naturale è rappresentato dalla foresta pluviale, in cui questi rettili trovano tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno.
Vivere con un’iguana fuori dal suo habitat naturale: come fare?
A questo punto sorge spontaneo domandarsi quali siano gli accorgimenti da prendere quando si adotta un’iguana e, fatalmente, questo rettile è costretto a vivere in un habitat completamente differente rispetto a quello di origine. Riguardo all’ambiente in cui l’animale dovrà stare per la maggior parte del tempo, è fortemente raccomandabile dotarsi di un rettilario apposito e sufficientemente grande da accogliere l’iguana, in modo che questi stia comodo e abbia libertà di movimento. Per un iguana baby quindi per un esemplare di circa 30 cm si può iniziare con un terrario di circa 80 cm x 60 cm, riscaldato e con lampada rigorosamente uvb perché si nutrono di raggi solari, da mettere dei tronchi in legno perché adorano arrampicarsi e una ciotola d’acqua molto grande.
Per un’iguana adulta come la mia Vanessa che ha una lunghezza di 1,2 mt, abbiamo costruito un terrario di due metri di altezza e circa tre metri di larghezza con una temperatura di circa 30°. Poiché l’iguana è un animale a sangue freddo, risulta indispensabile dotare il suo
ambiente delle condizioni climatiche ottimali per regolarne le funzioni vitali. Se tenuta con tutte le accortezze l’iguana è un animale che può vivere da 15 a 20 anni, Vanessa ha 17 anni e gode di ottima salute e abbiamo creato un approccio bellissimo, lei mi riconosce e quando le do da mangiare aspetta i grattini sotto il collo. Sicuramente è un animale abbastanza impegnativo, ma meravigliosamente affascinante.