Quando si decide come imballare prodotti alimentari è necessario non solo considerare le scelte di marketing aziendale, ma anche la legislazione in merito ai materiali da utilizzare. Buste e sacchetti che vanno a contatto con un alimento devono infatti avere specifiche caratteristiche chimo fisiche, che garantiscano di non rovinare in alcun modo l’alimento stesso. Come ci raccontano sul sito https://www.celvil.it/buste-per-alimenti/ le esigenze manifestate dall’industria alimentare sono varie e riguardano anche la necessità di mantenere inalterata la qualità degli alimenti.
Come nasce una busta per prodotti alimentari
Oggi la tecnologia in questo ambito offre varie tipologie di confezioni e pacchetti. In alcuni casi si utilizzano appositi film plastici, montanti su ampie bobine, che permettono di creare la singolo busta attorno all’alimento. Il risultato da ottenere dipende dal tipo di alimento da impacchettare. La prima caratteristica riguarda però la compatibilità del materiale dell’incarto al contatto con gli alimenti. In pratica è necessario che il materiale scelto non vada a contaminare l’alimento stesso, come invece alcuni materiali possono fare. Si devono quindi sfruttare materiali atossici, come ad esempio alcune tipologie di film plastico, carta o anche materiali creati accoppiando più materie prime.
Conservare gli alimenti
Il compito di una busta per alimenti consiste anche nel preservare ciò che è al suo interno. Anche questo elemento dipende dalla natura dell’alimento stesso: banalmente, alcuni alimenti devono essere preservati dal contatto con l’aria, altri necessitano di confezioni che non consentano alla luce solare di “rovinare” l’alimento, ad esempio accelerando l’ossidazione delle sostanze in esso contenute. In parte si risolve questo tipo di problematica incartando il singolo alimento con metodi particolari, ad esempio sotto vuoto o introducendo nella busta aria satura di azoto e povera di ossigeno. Le situazioni da valutare sono però molteplici, si pensi ad esempio alla frutta e alla verdura fresche, o anche al pane, che spesso sono confezionati in buste in film plastico micro forato, che consente una corretta aerazione del prodotto al loro interno.
Personalizzare le confezioni
Quando si tratta di contatto con gli alimenti la personalizzazione delle confezioni è all’ordine del giorno per chi produce materiali da imballaggio. In molti casi, come dicevamo, si combinano più prodotti per l’imballaggio, come avviene nelle buste in carta con interno in plastica e alluminio; una combinazione di questo genere consente di evitare il passaggio dell’aria, della luce e dei gas, favorendo una maggiore vita sullo scaffale per il singolo prodotto. Le combinazioni di questo genere sono però molteplici, anche considerando di accoppiare tra loro esclusivamente film plastici: differenti materie plastiche che si combinano per creare l’incarto perfetto.
Il marketing e non solo
Oltre a proteggere il contenuto le buste per alimenti svolgono anche altri compiti, come quello di marketing o di informazione. Per legge alcuni alimenti devono riportare sulla confezione tutti gli ingredienti presenti, così come timbri e simboli che ne permettono un più rapido riconoscimento e categorizzazione. Per quanto riguarda il marketing ogni azienda effettua indagini di mercato per verificare quale sia la confezione più gradita al pubblico. Per assolvere questi compiti spesso le buste per alimenti sono stampate, in colori vivaci o con immagini evocative del contenuto.