Quando si decide di espandere la propria attività a livello internazionale è necessario svolgere una serie di pratiche che talvolta possono variare a seconda del paese o dei paesi di riferimento individuati per procedere alla propria crescita europea o globale.
Innanzitutto, bisogna dunque avere ben chiaro a quale tipo di tassazione andrà incontro la propria realtà all’interno del nuovo contesto di espansione e conoscere la normativa specifica che regola la registrazione di brevetto e marchio al di fuori dei confini nazionali.
In merito al brevetto, in base alle proprie esigenze si potrà scegliere di richiedere la registrazione in uno specifico paese oppure procedere alla richiesta di quello europeo o internazionale, che presentano entrambi una copertura decisamente ampia, più indicata per attività che pianifichino una crescita di più ampio respiro.
Per quello che riguarda nello specifico il marchio, è fondamentale scongiurare la possibilità che questo sia stato già registrato da una realtà concorrente. Una possibilità che, se non verificata, comprometterebbe in partenza anche il migliore progetto di internazionalizzazione del brand.
A questo proposito, la ricerca dei marchi precedentemente registrati con TMView è una strada rapida ed efficace per tutelarsi in tal senso: si tratta, infatti, di un tool sviluppato da professionisti del settore e messo a disposizione dall’Ufficio marchi europeo.
Uno strumento assolutamente gratuito, che viene aggiornato con cadenza regolare (l’ultimo rinnovo risale all’aprile 2020) e che viene consultato quotidianamente da oltre 70 paesi del mondo.
Cosa è un marchio e come si ottiene
In ogni caso, è bene fare chiarezza su cosa si intenda per marchio. Il termine fa riferimento a tutti quei segni grafici e o a tutti quei loghi che siano distintivi di un’azienda o di un produttore.
A differenza del brevetto, quindi, il marchio non riguarda alcun prodotto o alcuna invenzione particolare e, di conseguenza, non rimanda a dimensioni legate alla compravendita.
Come è facile intuire, la registrazione di un marchiosegue delle regole piuttosto rigide che rimandano ad alcuni requisiti fondamentali. Un marchio, per potere essere registrato, deve essere innanzitutto “lecito” e quindi non deve contenere alcun tipo di segno che sia contrario alla legge vigente.
Dopodiché, deve essere “nuovo” ed “originale”: questo vuol dire che non è possibile utilizzare un marchio già registrato e che non è possibile registrare come marchio termini generici, indicazioni geografiche o segni indicativi di alcune caratteristiche essenziali riguardanti uno o più prodotti.
Peraltro, è bene ricordare che esistono tanti altriaspetti fondamentali di cui tenere conto anche nel momento in cui si decide di esportare un marchio regolarmente registrato, come quelli legati alla fiscalità, che dipendono, come anticipato, dal paese di esportazione, ma anche dalla natura stessa dell’azienda.
Verificare il proprio marchio
Dal punto di vista legale, come già detto, è necessario innanzitutto controllare che il proprio marchio non esista già in qualche altra parte del mondo. Si tratta di una verifica che deve interessare non soltanto marchi identici ma anche simili, dato che, per legge, vigono diversi criteri di assonanza: quella letterale, che fa riferimento a una somiglianza dal punto di vista sonoro; quella visiva, che interessa marchi che hanno punti di contatto dal punto di vista grafico; quella concettuale, che allude a marchi accomunati da una vicinanza di tipo concettuale.
Per scoprire l’esistenza di eventuali marchi capaci di inficiare la validità della propria realtà si possono intraprendere due diverse strade: la prima consiste nel consultare personalmente alcuni importanti database statali, quali per esempio la banca dati dei marchi italiani UIBM, la banca dati dei marchi europei EUIPO e la banca dati dei marchi internazionali WIPO.
La ricerca permette di raccogliere dati ufficiali e del tutto verificati, ma potrebbe comunque determinare complicazioni future, visto che, ad esempio, UIBM ed EUPO non effettuano la cosiddetta “ricerca di anteriorità”.
Questo potrebbe significare registrare il marchio senza problemi, per poi successivamente subire una contestazione inaspettata da parte di una realtà, non rilevata in fase di ricerca, che abbia registrato precedentemente un marchio simile o identico al proprio.
Al contrario, un tool come TMView permette di verificare rapidamente tutti i marchi che siano stati registrati all’interno di ogni singola classe merceologica, controllando inoltre sia quelli appartenenti al medesimo titolare sia quali marchi siano stati registrati in quale territorio.
Lo strumento consente, inoltre, di controllare se esistano già marchi identici o simili a quello su cui si ha intenzione di investire, per permettere immediatamente di avere tutte le informazioni necessarie per determinare se sia possibile procedere all’espansione della propria attività all’estero in tutta tranquillità.